CLINICA GASTRONOMICA ARNALDO: AUTENTICITA' E TRADIZIONE

CLINICA GASTRONOMICA ARNALDO: AUTENTICITA’ E TRADIZIONE

Clinica Gastronomica Arnaldo: autenticità e tradizione in Emilia e per la precisione a Ruberia, poca distanza da Modena. Un locale storico e che ha fatto la storia gastronomica d’Italia soprattutto ed in particolar modo dal dopoguerra in avanti.

L’ambiente del ristorante si sviluppa al piano terra della storica locanda. Dal fascino del porticato ad archi che fronteggia l’antico Forte, si entra nel cuore della Clinica Gastronomica, dove in un’atmosfera calda e accogliente trovano posto i tavoli, ben distanziati e disposti per garantire un’adeguata riservatezza.

Parliamo dell’unico ristorante ad avere la stella dalla prima guida Michelin pubblicata in Italia. Anno 1959, 63 anni (quasi ininterrotti) da stellato. Con questo siamo ben lontani da fronzoli e ghirigori di stellati contemporanei perché qui si serve unicamente la tradizione senza troppe smancerie.

Carrello degli antipasti con prosciutto affettato al coltello, carrello degli arrosti e del gran bollito ove i tagli bovini e suini di prim’ordine, bolliti e cotti a fuoco lento, vengono serviti con purè, mostarde e salse: vero protagonista dell’esperienza gastronomica di Arnaldo. Il tutto servito direttamente dall’attuale proprietario e padrone di casa Roberto Bottero ossia il nipote del fondatore Arnaldo Degoli.

La pasta qui è rigorosamente fatta in casa compresa la celeberrima spugnolata. Due menu degustazione tra i quali scegliere: Arnaldo e Lina.

Oggi Clinica Gastronomica Arnaldo è uno dei rari esempi di cucina tradizionale e ortodossa che può continuare a vantare il prestigioso riconoscimento della Guida Michelin. Tra voli pindarici e chef che forse inseguono più la fama che l’amore per i fornelli qui sembra quasi essersi fermato il mondo. Si scelga à la carte oppure si decida per uno strutturato menu degustazione certo non uscirete affamati e nemmeno “sbancati”. Un momento per potersi avvicinare agli usi e costumi dei nostri avi con quel tepore che solo una cucina assolutamente non macrobiotica può infondere in ognuno di noi ( o quasi).

Clinica Gastronomica Arnaldo: autenticità e tradizione il personale è a volte assente e poco attento, a tratti sbrigativo. Il perdono qui non è certo necessario perchè nessuno può definirsi colpevole. L’insieme rende pressoché giustificabile qualche mancanza e lo stupore di conseguenza non può far altro che regalare qualche simpatico e ilare siparietto.

Merita la tappa? Non solo, merita il ritorno soprattutto in quelle giornate invernali nelle quali vedersi servire cappelletti in brodo da una zuppiera fumante non può far altro che ritemprare cuore e spirito.

Fuori dalla porta c’è la targa rossa con la Stella Michelin, il simbolo agognato da chef e patron di ogni latitudine. Poi ci siede e si legge il menuerbazzone e ciccioli, cappelletti in brodo e tagliatelle fatte in casa, i bolliti da scegliere al carrello e la cotoletta alla bolognese, il budino della nonna e le pere cardinale con zabaione.

Un tripudio che sa di casa, quella vera.

Andateci!

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