(RI)PARTIRE DAL MADE IN ITALY: CASA MARRAZZO 1934

L’invito a ripartire dal Made in Italy conduce oggi in Campania ed esattamente a Pagani, provincia di Salerno. Qui un’azienda storica, che coltiva e lavora verdura e frutta con una vocazione biologica molto forte: Casa Marrazzo. Azienda agroalimentare che opera da molti anni, esattamente dal 1934.

Casa Marrazzo è da molto tempo vicina alle famiglie italiane ed oggi ancora di più. In questo periodo di difficoltà che tutti noi stiamo attraversando anche il consumo si è capovolto sostiene Gerardo Marrazzo che con la sorella Teresa porta avanti l’azienda di famiglia. C’è un forte ritorno ai beni primari con un vero e proprio assalto come tutti noi abbiamo potuto constatare vedendo spesso mancanti dagli scaffali dei supermercati farina e lievito, per fare un esempio.

L’azienda, orgoglio del Made in Italy, ha dovuto fronteggiare il problema delle consegne poiché è fortemente aumentata la richiesta di prodotto e fortunatamente il settore agroalimentare non ha avuto problemi di lavoro. Casa Marrazzo ha inoltre potenziato molto la strategia di comunicazione anche a livello social così da poter essere presente e vicina proprio a tutti.

L’e-commerce di Casa Marrazzo si è sviluppato del 300% a causa di un flusso di ordini continui ed avere una sezione web pronta e reattiva è stato per loro vincente. Gerardo Marrazzo con il team sta continuamente studiando e implementando la ricerca elaborando strategie per far fronte sempre al meglio alle richieste di mercato senza mai interrompere tutte le normali lavorazioni di prodotto.

Casa Marrazzo in questo periodo ha dovuto intensificare il personale adeguando la busta paga e lavorando quasi nella normalità pur rispettando tutte le normative vigenti e adeguandosi di volta in volta. Per andare avanti, come dice Gerardo Marrazzo, si dovrà ricavare il buono da questo infausto periodo per l’Italia e tutto il mondo. Il motto dell’azienda è infatti: “non tutto il male vien per nuocere”.

Il grande sviluppo dell’e-commerce ha provocato un ripensamento profondo all’interno di Casa Marrazzo e ad una riflessione nonché confronto costanti tra le parti aziendali. Pensare al futuro non per prevedere come sarà o come andrà, poiché per certe dinamiche si è impotenti, ma per aumentare la nostra volontà nello stare sempre più a fianco alle famiglie e sviluppando nuovi prodotti come i “kit di materia prima” per implementare una corretta educazione o rieducazione alimentare. Questi kit saranno immessi nel mercato e composti da: pomodoro pelato, lievito madre liofilizzato e una ricetta per la pizza da un esperto pizzaiolo napoletano. 

Secondo il pensiero di Gerardo Marrazzo con il ritorno sempre più forte alla materia prima andremo incontro anche ad una contrattura economica. Casa Marrazzo scruta continuamente il mercato interrogandosi ad esempio sul destino di alcuni altri prodotti della casa stessa. I prodotti di nicchia saranno comprati e da chi? Sarà limitato il consumo generale e quindi mangeremo comunque meglio? Il mercato ci darà le risposte ma l’azienda deve comunque adottare dei piani per farvi fronte.

Il 70% dei consumatori di Casa Marrazzo è straniero e l’azienda rifornisce molti ristoranti stellati però se per un po’ lo straniero non potrà venire in Italia e anche da loro la situazione risulta compromessa capiterà forse che gli altri paesi tenderanno ad orientarsi per l’acquisto di prodotti cheap o per un prodotto di fascia medio alta?

Casa Marrazzo sperimenta inoltre per poter avere delle risposte concrete, a partire da settembre 2020, tre nuovi prodotti. Gerardo Marrazzo afferma infatti: “che deve fare la nostra azienda, cioè stagnarsi o provare ad anticipare i tempi?”. Questi saranno comunque tre diverse tipologie di prodotto senza però un preventivo test di mercato. Così facendo si cercheranno di coprire i diversi gusti internazionali e le diverse fasce di prezzo poiché la situazione attuale provocherà innegabilmente un risvolto sul potere d’acquisto delle famiglie. L’azienda spera nella volontà delle persone e quindi di una sorta di piacere nell’educazione alimentare, nel mangiar bene e sano.

Gerardo Marrazzo ha la voce di un uomo fortemente legato alla sua terra e ne parla da innamorato nonché dedito e vocato alla sua azienda di famiglia. Tradizione, storia, passione sono le tre parole che potrebbero definire una solida realtà come quella di Casa Marrazzo. La visione per il futuro è di timore, economicamente parlando.

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La domanda fondamentale che Gerardo Marrazzo, da imprenditore, si pone è se gli affezionati al “fatto in Italia” continueranno a stimare il prodotto italiano. Una risposta che potrà dare solo il mercato. Sarà inoltre l’ecosostenibile la vera svolta? A parere di Gerardo Marrazzo da italiani, capitani d’azienda, si dovrà essere in grado di farsi rispettare soprattutto economicamente a livello di decisione dei prezzi, in tutti i settori merceologici. I prodotti italiani si contraddistinguono sempre e ovunque per il saper fare specifico italiano e hanno una forte identità. Quello che potrà davvero risollevare l’Italia sarà la capacità della meravigliosa mente creativa che ci ha da sempre salvati.

“Il territorio italiano è estremamente ricco e variegato va quindi sostenuto e rilanciato iniziando per l’appunto dal comparto turistico poiché attraverso il turismo portiamo la nostra cultura nel mondo. In tutto il mondo c’è un po’ di Italia e siamo ad un livello superiore naturalmente e senza sforzi eccessivi. Quello che è un po’ carente è il sistema paese”. Gerardo Marrazzo è prima di tutto un agricoltore che ha fatto, con la sorella Teresa, della meravigliosa terra dalla quale provengono i loro prodotti un’impresa florida e con una visione umana

Casa Marrazzo e il suo richiamo a non dimenticare che siamo tutti figli della terra per un ritorno alle origini, al fatto bene, al fatto in Italia. Il Made in Italy che conta.

Buon viaggio!

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