DRY AGED MILANO

DRY AGED: ESSENZA MATERIA PRIMA

Dry Aged: essenza materia prima è a Milano, via Cesare da Sesto 1. Ristorante ma anche galleria d’arte con opere di Nocurves e altri celebri artisti. Un senso dell’estetica ponderato a quel giusto tocco di eccentricità. Un tavolo social, una sala riservata stile La Chapelle con una meravigliosa cantina e una cucina a vista con un’apertura circolare che sfonda la sala principale dando un accentuato senso di profondità e dinamicità. Sentirsi parte di un bel locale e allo stesso tempo poter nutrire tutti i cinque sensi. A dirigere il locale due amici: Matteo Ferrario (Executive Chef) e Stefano Carenzi (Restaurant Manager e Sommelier). La cornice racchiude e valorizza grandi esperienze di entrambi in ambito internazionale e in realtà assai prestigiose.

Atmosfera dinamica, coinvolgente e alternativa a partire dal meraviglioso “social table” in stile americano dove poter degustare la cena ma potendosi deliziare nel dopo cena con uno degli ottimi whisky o liquori disponibili.

DRY AGED MILANO
Social table

Il servizio e la proposta menu sono decisamente volte alla valorizzazione dell’eccellenza: una cantina con più di cento etichette e materie prime selezionate dai migliori produttori. Esempio è l’ottimo Franciacorta 1701 Brut Nature bevuto (primo vino della Franciacorta ad aver avuto il riconoscimento di Biodinamico). Un pavimento originale anni ’20 che rapisce per bellezza e contrasto con gli elementi contemporanei del locale per trasportarti davvero in un magico locale dall’atmosfera cosmopolita.

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Linee contemporanee e pavimento originale anni ’20

Dry Aged: essenza materia prima ma quale il tratto distintivo del locale? Sicuramente la macerazione dei prodotti come fosse il piccolo capolavoro da costruire sapientemente intorno ad ogni ingrediente, carne in primis.

Cosa ha assaggiato Viacolbento?

Iniziamo con quello che può definirsi il “piatto signature” ossia una battuta di fassona affumicata tagliata al coltello, crema di pomodoro bruciato, stracciatella e nocciole sabbiate salate. Il quid fondente e vibrante dato dalla stracciatella di Gioia del Colle rende il tutto un esplosivo rapporto di passione carnale.

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Battuta di manzo affumicata tagliata al coltello, crema di pomodoro bruciato, stracciatella e nocciole sabbiate salate

Mondeghili della tradizione, spinacino sautè, senape e salsa zafferano. Qui dove il concetto “dry aged” inizia a dare il meglio di sè. Le polpettine sono fatte con carne macerata per oltre un mese. Piccole perle da mangiare senza sensi di colpa, non cotte nel burro ma nell’olio. In caso di uno svenimento ordinate una dose flebo della meravigliosa salsa allo zafferano che accompagna il piatto e vi risolleverete, senza indugio.

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Mondeghili della tradizione, spinacino sautè, senape e salsa zafferano

Spaghetto Verrigni ai 3 pomodori mantecato con olio EVO e basilico. Il lusso della semplicità che non ha bisogno di molte spiegazioni. La mantecatura della salsa di pomodoro è un avvolgente balsamo per il robusto spaghetto di Gragnano, che riesce a compenetrarsi perfettamente con il tocco pungente e aromatico del basilico verde nonchè alla dolcezza spassionata del pomodorino confit. Come si dice? Fai l’amore con il sapore.

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Spaghetto Verrigni ai 3 pomodori mantecato con olio EVO e basilico

Entraña alle braci, soffice di patate e paprika, cipolla caramellata. Tradotto anche “picanha all’italiana”. Eccellente taglio di carne, leggero tocco esotico dato dalla paprika ma un richiamo immediato ad un piatto senza fronzoli che deve manifestarsi per quello che è: un’ottima carne.

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Entraña alle braci, soffice di patate e paprika, cipolla caramellata

Fine pasto con l’ amaro Jefferson, vincitore del miglior amaro al mondo nel 2018.

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La filosofia di cucina di Matteo è legata alla concentrazione del gusto. Valorizzazione della materia prima e della territorialità, le sue tecniche e abilità completano la preparazione di un menu dinamico e sorprendentemente gustoso. Il tutto si incastra con la visione di ristorazione che per Stefano significa stimolazione e ricerca. L’obbiettivo è mettere il cliente sempre più al centro dell’esperienza, accompagnandolo in un percorso enogastronomico tra tendenze e classicità.

Tutto perfettamente riuscito.

Viene inoltre offerta una proposta menu con piatti di pesce.

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