(RI)PARTIRE DAL MADE IN ITALY: ACETAIA DEL CRISTO

All’Acetaia del Cristo da 4 generazioni si trasmette l’eredità culturale ed il fascino dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena in passato riservato agli usi familiari e gelosamente custodito in soffitta dagli avi. A tutt’oggi, con le 2.000 botti, Acetaia del Cristo è la più importante realtà mondiale nell’ambito dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. Ogni singola fase della produzione viene seguita in Famiglia: dalla cura del vigneto a conduzione Biologica, alla vendemmia, alla successiva cottura dei mosti, fino alle delicate operazioni di prelievo, travaso e rincalzo nelle antiche botticelle di legni pregiati.

Si organizzano inoltre visite guidate in Acetaia in italiano e inglese (clicca qui per prenotare la tua visita), accogliendo i visitatori e conducendoli alla scoperta del Mondo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, tra curiosità e aneddoti interessanti. Inoltre, è possibile visitare la “Celebrity Room” dove sono custodite le batterie di alcuni VIP che hanno deciso di condividere la loro passione balsamica: l’attore Michael Douglas, il pilota di F1 Phil Hill e sua Maestà la Regina Elisabetta II d’Inghilterra.

Acetaia del Cristo è un’azienda agricola e di conseguenza non ha mai chiuso, continuando a seguire le fasi di cura e coltivazione anche durante il periodo del lockdown. Questa è una realtà agricola pura dove si coltiva l’uva dalla quale si otterrà il mosto che una volta cotto subirà la trasformazione per diventare il prezioso aceto balsamico tradizionale DOP. Le fasi della produzione sono sempre andate avanti anche durante il periodo più buio non riuscendo però a vendere quasi nulla poichè il mercato si è fermato, compreso quello della ristorazione. 

La fase di invecchiamento dell’aceto è lunghissima e avviene in botti antiche anche del 1849 dalle quali preleviamo ciclicamente pochissimo aceto ma che tutti gli anni regalano una trentina di preziose ed esclusive bottigliette. L’Acetaia ha bisogno di cure costanti e il prodotto segue una sua stagionalità perciò si deve continuare a produrre a prescindere dalla richiesta del mercato. Acetaia del Cristo è l’espressione dello “slow food” alla massima potenza. L’azienda si rivolge ad una nicchia di appassionati e gourmet che provengono da tutto il mondo. Qui si respira un’atmosfera bucolica e un entusiasmo contagioso che è il segreto per andare avanti nonostante le insidie del periodo.

Per Acetaia del Cristo è molto importante comunque guardare con sempre maggiore attenzione al futuro che si traduce in e- commerce e il web, le chiavi per portare avanti l’evoluzione dell’azienda.

Il territorio è per Acetaia del Cristo una risorsa di assoluta importanza. L’azienda stessa è custode del territorio. La produzione qui è biologica e si sfrutta energia fotovoltaica, questo si traduce nel rispetto per la natura e per il territorio. L’Acetaia si fa portabandiera del proprio territorio nel mondo. Per quanto riguarda la promozione del territorio c’è ancora molto lavoro da fare per riuscire a creare sempre più coinvolgimento e consapevolezza poichè quello modenese, in particolare, è un giacimento enogastronomico dal potenziale esagerato.

Acetaia del Cristo nutre una forte attrazione e ammirazione per la forza del prodotto Made in Italy proprio perché l’azienda stessa è ambasciatrice dell’originale fatto in Italia. Il periodo che stiamo attraversando e dal quale forse piano piano usciremo deve invitare tutti noi alla riflessione e aumentare l’attenzione alla provenienza di ciò che mettiamo in tavola.  Dipendere dai paesi esteri sarà ancora la strada migliore da percorrere?

Lo scopriremo.

Grazie Acetaia del Cristo, autentico tesoro incastonato nel cuore pulsante della nostra bella Italia.

Buon viaggio!

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Illustrazione a fondo pagina: © Violetta Pouedras

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Acetaia del Cristo

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