KOINè: CUCINA CHE UNISCE

Koinè: cucina che unisce è il ristorante capitanato da Chef Alberto Buratti, classe 1987 e formazione trasversale in rinomate cucine italiane e mondiali: l’Antica Osteria del Ponte con il Maestro Ezio Santin, l’Osteria Francescana con Massimo Bottura e Azurmendi dello chef Eneko Atxa, il più giovane tristellato spagnolo. Un locale arredato con elementi essenziali dove si vuole dare spazio ad una precisa eleganza, con un garbato senso dell’innovazione, tenendo ben a mente l’orizzonte di semplicità e rispetto genuino per i prodotti del territorio.

Chef Buratti dice di saper e dover “guardare sempre ogni cosa con gli occhi di un bambino, come fosse la prima volta”. Ebbene sì, questo traspare proprio dal suo sguardo. Un parlare semplice e la beltà del suo pensiero stanno proprio in quel genuino guardar le cose come farebbe un “ragazzo di provincia” ma con tutta la consapevolezza e l’orgoglio di un grande Chef. Questa soave commistione crea un magico insieme che è assolutamente traducibile in talento.

I piatti di Chef Buratti guardano alla tradizione ma anche all’innovazione giustamente declinata senza mai essere troppo artefatta. La sua cucina parla la lingua comune, non necessita di traduzioni o difficili sillogismi. Gusti, influenze, sapori, tecniche diverse, provenienti da luoghi e tempi differenti, contaminati dalla curiosità di uno chef sempre in viaggio, sempre alla ricerca, ma ugualmente radicato nella sua terra e affezionato alla tradizione. Una rete di esperienze, di conoscenze, di sperimentazioni che danno vita ad una cucina condivisa, da scoprire e da vivere nella sua autentica individualità.

Quattro i menu proposti: “Radici”, “Piatti firma”, “Mercato”, “1 mq d’orto (che varia al mutar della luna”. Magistrale il sapersi prendere cura degli ortaggi rendendoli grandi piatti con strutturazioni di sapori e gusti in un’armonia di sapori architettonicamente perfetta. Una “Rosa” di topinambur e parmigiano servita come una preziosa spilla gioiello e golosa come una meravigliosa fondue oppure con degli “Spaghetti in Cagnone” che rimandano alla tradizione popolare locale, quel celeberrimo “come una volta”, che riscalda e appassiona sempre anche il palato più difficile.

La selezione dei vini:

Koinè: cucina che unisce grazie ad un’atmosfera equilibrata e riposante. Personale di sala delicato. Proposta gourmet che non snobba la tradizione anzi la incorpora senza traumatiche mosse ed equilibrismi. La piacevolezza dell’insieme rende la “scappata da Milano” qualcosa per cui vale proprio la pena andarsene (ma tornerete contenti e appagati!).

Buon appetito.

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Koinè Ristorante

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