Barbara Fleischhacker: lamiasacher è nata e cresciuta a Salisburgo. Donna nella quale convivono un’indole creativa e l’amore per la precisione, per molti un binomio perfetto che rivela le sue origini austriache. Ama le tradizioni del suo Paese e la cosa che adora è far assaggiare agli amici la sua Sacher che ha imparato a preparare fin da bambina. La prepara in casa, con cura e con amore, con tutto il tempo che serve e con gli ingredienti che sceglie personalmente, ovvero e solo di alta qualità. I suoi amici (anche austriaci, ovviamente!) dicono che assaggiarla è un piccolo momento di gioia. Per questo ha deciso di proporla a tutti.
Per Barbara la Sacher rappresenta un pezzo della sua cultura e racchiude molte altre cose oltre al piacere stesso e alla sua indiscutibile bontà. Una torta semplice ma quando se ne parla si riescono a fare delle passeggiate culturali incredibili. Intorno alla Sacher si concentra la cultura austriaca divenendone un simbolo e continua tutt’oggi ad evocare un’epoca che bene o male non si è mai conclusa. Salottini broccati di velluto, ampi lampadari di cristallo, tende drappeggiate in infinite pieghe che toccano pavimenti venati di quel marmo denso di storia e ricoperti di impronte: suggestione al sapore di Sacher.
Ciò che però più di tutto contraddistingue questa torta è la sua semplicità. Una torta onesta come la definisce Barbara.

Barbara sin da piccola nutriva un’affinità quasi innata con l’Italia al punto che quasi pensava di essere stata romana in una vita precedente. Viene da sorridere certo ma questo trova fondamento nella sua storia personale, dopo la maturità ha vissuto un anno proprio a Roma per imparare l’italiano facendo la ragazza alla pari. Questa sua esperienza l’aveva immaginata e programmata già da piccola. Il girovagare per Roma a piedi ha fatto sì che potesse coglierne ogni particolare e singolo aspetto peculiare rendendo questa esperienza una delle più belle della sua vita.
Rientrata in Austria, per questioni famigliari, studia grafica ma al suo primo impiego viene mandata nuovamente in Italia, punto a suo favore la conoscenza pregressa della lingua. Barbara non rientra in Austria ma decide di piantare le sue radici dove avrebbe da sempre voluto essere: in Italia e a Milano. Poco dopo conosce il suo attuale marito e nascono i suoi due figli ora di 18 e 16 anni.

Barbara Fleischhacker: lamiasacher è quindi un viaggio che ci accompagna e rimanda in terra austriaca per un percorso denso di quel gusto fondente e profondo che aroma di vita. Ma quale il momento migliore per gustare una bella fetta di Sacher? Per Barbara questo è sempre assolutamente soggettivo. In Italia forse anche a colazione data la nostra propensione per il dolce ma il pomeriggio, dopo una bella passeggiata, rimane il momento perfetto. Ovviamente se in compagnia di amici ancora meglio, è una torta che va condivisa.
Voglia di visitare Vienna? Ecco qui potete fare un tuffo nella capitale viennese.
La Sacher di Barbara ha un tocco in più che la differenzia rispetto alla celebre Sacher servita nel suo tempio più celebre: l’Hotel Sacher di Vienna. Ogni singolo componente della Sacher di Barbara è fatto artigianalmente e con la massima attenzione al particolare mentre quella servita all’Hotel Sacher, nonostante la sua bontà, non può essere certamente confezionata interamente in maniera artigianale. L’attenzione e la dedizione che Barbara investe per la preparazione della Sacher sono maniacali e in ogni torta c’è la stessa particolare meticolosità. Il tocco del “fatto a mano” è quel plus che si sente quando si assapora la sua Sacher torte. Ogni ingrediente rimane distinto grazie anche a quel tocco di freschezza che viene dalla confettura di albicocche. Il risultato è una torta con forte identità grazie al sapore del cioccolato, amaro senza finzione, che non stride mai l’occhio al dolciastro. Un complesso avvolgente che non risulta stucchevole.

L’inizio di questa attività e della produzione di Sacher un po’ per caso. L’idea è nata qualche anno parlando con una sua amica austriaca di Vienna che poi però decise di non prendere parte all’avventura. Il tutto è iniziato quindi e viene portato avanti grazie anche al suo socio in affari (Barbara e il suo collega lavorano nel mondo della grafica e della pubblicità da parecchi anni). Da qui poi l’idea della produzione da accompagnare alla vendita. L’idea sta evolvendosi anche se rimane comunque un lavoro meticoloso e impegnativo. Ogni torta non è un numero ma una composizione sinfonica. Il desiderio è che il progetto prosegua nel futuro crescendo gradualmente sempre di più.

La pubblicità e la diffusione dell’attività avvengono principalmente attraverso l’utilizzo dei social media, ad ora è il canale che più gratifica. “Lamiasacher” rimane quindi qualcosa di semplice e facile soprattutto da comprendere e piace molto così. La speranza è che da qui a 10 anni tutto possa crescere di più ma riuscendo a mantenere sempre un savoir faire casalingo e artigianale, senza snaturarsi.
Selezionare e testare solo ingredienti di qualità, questo per Barbara è un mantra. Il processo di selezione è sempre in evoluzione e sperimentazione poichè lei va personalmente a vedere e a toccare con mano l’origine dei prodotti impiegati. Cura, attenzione e amore sono le parole che più si addicono a questa delicata fase dalla quale tutto o quasi dipende.

Barbara non vuole un prodotto che sia uguale ad altri ma mira in primis all’onestà della sua proposta facendolo divenire sempre di più un tratto riconoscibile de “Lamiasacher”. Non una Sacher tra le Sacher ma la Sacher di Barbara Fleischhacker.
Non vi resta che degustarla, consegna in h24 su Milano e hinterland. A breve in arrivo le spedizioni fuori Milano e un servizio dedicato di personalizzazione. Ebbene sì potrete decidere insieme a Barbara alla forma da dare alla vostra Sacher. Si parte dal giorno di San Valentino con il classico cuore. Approfittatene per creare #lavostrasacher.

Con Barbara Fleischhacker: lamiasacher oggi avete scoperto che dopo tutto l’Austria non è così lontana!
Vengono proposte tre tipi di varianti:
– la classica
– la versione senza glutine e/o senza lattosio
– la versione vegana
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