RISTORANTE BERTON: CLASSE STELLATA

Ristorante Berton: classe stellata a Milano, via Mike Bongiorno, zona Porta Nuova. Il cuore pulsante della nuova Milano che si adagia in contrasto alla vecchia città, presente e inglobata in un crogiuolo di luoghi effervescenti. Il ristorante dello Chef Andrea Berton è un locale contemporaneo e sobrio. Minimalismo e purezza delle linee architettoniche come delle stoviglie e delle pietanze servite. Un unico comune denominatore: ricercatezza.

Da Berton si viene accolti da una squadra gloriosa e in armonia nei movimenti. Il rigore e la formazione del personale sono indubbiamente assi nella manica. Personale con movenze ritmate e in sintonia con l’atmosfera del locale. Qui anche le sfoglie brunate del pane al burro servite sono la traduzione culinaria gourmet dei pannelli beige frangisole alle pareti. Lo studio del minimo dettaglio.

RISTORANTE BERTON MILANO

Colpisce la cucina “a scomparsa” e non dannatamente “a vista”. Una cucina che può comunque svelarsi e farsi penetrare per coloro che vogliono “spingersi oltre” con il tavolo esclusivo per due persone, ricavato da una nicchia che si affaccia sulla cucina e permette di degustare un menu libero proposto dallo Chef. La stessa nicchia prosegue al di là del vetro che separa la sala dalla cucina, offrendo un intimo tavolo per quattro persone che concede maggiore privacy. In cucina la brigata è composta da una ventina di elementi.

Il menu cambia a seconda della disponibilità degli ingredienti. Due i menu degustazione a disposizione il “Non Solo Brodo” a 145,00 euro, il “Porta Nuova” a 140,00 euro e il “Tartufo Nero” 160,00 euro. Inoltre è possibile scegliere dalla proposta dei due menu.

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Il benvenuto è composto da diversi piccoli assaggi che spaziano dalle influenze giapponesi a quelle sudamericane. Un lavoro importante sull’estetica con filo conduttore l’armonia. Si usano le mani per questa prima parte. Piccole creazioni che sembrano gioielli Boucheron. Piccoli capolavori di ingegneria culinaria.

Riccio, prezzemolo, pistacchio e rafano. Equilibrio, sobria armonia proprio in quell’attimo che il palato potrebbe aspettarsi una sensazione nettamente differente. Scoperta.

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Riccio, prezzemolo, pistacchio e rafano

Insalata di gamberi, mandorla e lampone. Un percorso sinestetico. La dolcezza del crostaceo veicola e avvolge le note amaricanti dell’insalata, l’acidità del lampone è la chiave di sol, la mandorla che abbraccia il tutto. Fusione maestrale.

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Insalata di gamberi, mandorla e lampone

Risotto alla pizzaiola con acqua di mozzarella (acqua di governo). Solo un italiano può permettersi di giocare con l’italianità, solo un grande Chef come Berton può sciogliere la regina delle pizze fondendola con un risotto. Un’opera di orgoglio. Esecuzione perfetta.

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Risotto alla pizzaiola con acqua di mozzarella

Anguilla alla griglia, zucca e mandarino. Colpisce subito il colore in contrasto con la purezza candida del piatto. Arancione forte che si traduce in una dolcezza vellutata al palato avvolta dalla morbidezza della succulenta polpa dell’anguilla. Un piacevole allegro andante.

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Anguilla alla griglia, zucca, mandarino

Dolce alla carota. Un’opera quasi tattile con il tocco pop dell’estratto di carota da bere. La crosta da rompere per un dolce non dolce e per un piatto che diventa quasi un happening. Piacevole tocco, per una (quasi) fine pasto.

Cono di meringa, cioccolato e caffè. Brodo di cioccolato. Che dire, siamo da Berton, il brodo qui è declinato in una poesia continua. Per dirla in breve: “la classe non è acqua ma un brodo al cioccolato di Berton”.

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Cono di meringa, cioccolato e caffè. Brodo di cioccolato

La fine anche se non è la fine di tutto. Il passaggio del carrello della piccola pasticceria. Un carrello robotizzato, un movimento che svela piccole leccornie per addolcire il palato. I commensali come bambini incantati davanti ad una giostra.

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Ristorante Berton: classe stellata dove il vero tocco finale sta particolarmente nello svelarsi dietro le porte scorrevoli. A fine pasto ci si alza e, in religiosi silenzio e ammirazione, si prosegue verso l’entrata del regno: la cucina. Qui un altero ma sorridente Chef Berton (sì, lui in persona) vi offrirà un’ ultima esplosione di gusto, direttamente dalle sue mani. Ci si congederà quasi increduli di quanto vissuto.

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CHEF BERTON NEL SUO REGNO

Detto ciò, chiediamo scusa, Chef Berton è patrimonio nazionale.

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Ristorante Berton

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