La storia di Annalisa parte da Napoli dove è nata nel 1986. Formazione artistica che l’ha portata “in gioventù” a lavorare nel settore dei tatuaggi. Un mondo apparentemente molto lontano dai fornelli, ma è proprio in quel contesto che ha conosciuto Gran Canaria: un’amica gliela raccontò in un modo che le rimase in testa a lungo tanto da decidere, nel 2012, di trascorrerci l’estate. Da quel momento tutto è stato chiaro: lei e l’isola si sono cercate, trovate e scelte.
Doveva trasferirsi.

Annalisa però non ha mai lasciato definitivamente Napoli. Un napoletano non lascia mai Napoli. La porta sempre “appresso”: in un caffè, in un sorriso, in uno sguardo al cielo e al mare. Napoli è un sentimento, non si lascia, vive dentro. Napoli è una scuola di formazione “on the road”, impari vivendo. Ma poi ha la capacità di lanciarti verso il mondo e tiene legati con un doppio filo che ricorda le radici. La scelta di Annalisa è stata frutto di un pensiero profondo ma a molti è sembrata istintiva. Da buona napoletana sentiva che se lo meritava: doveva misurarsi col mondo, vedere le cose da altre coordinate, dal sud dell’equatore. Ha voluto mettersi alla prova.
Nell’immaginario comune anni ’80 le Canarie erano viste come le attuali Maldive: un posto paradisiaco, in cui ballare e mangiare erano le uniche attività ammesse. Ma sono altro. Parliamo di isole che godono di clima mite tutto l’anno (24 gradi è la temperatura media annuale), 36 microclima differenti, nessuna traccia di industria, una spiaggia (quella di Las Canteras) che è considerata la più bella spiaggia cittadina d’Europa, montagna, mare, piccoli borghi… insomma è il posto in cui, 4 anni e mezzo fa, Annalisa ha scelto di far nascere anche suo figlio che cresce felice, a stretto contatto con la natura.

La sua grande passione per la cucina parte dagli occhi di suo padre, soprattutto quando organizza pranzi e cene in famiglia e tra amici. Suo padre è la fonte di ispirazione e passione per la cucina.
Annalisa è sempre stata la sua sous chef sin da piccola, quando la domenica mattina si accoccolava di fianco a lui per decidere cosa cucinare e come cucinarlo. I pranzi domenicali a Napoli sono noti e quindi lei si divertiva molto. La cucina è una forma di amore e rispetto che nella sua famiglia si sente parecchio; le sue nonne erano molto attente alle tradizioni e allo spreco di cibo: pastiera a Pasqua e baccalà a Natale… il ragù era il fil rouge della domenica, da mangiare tutti rigorosamente insieme: zii, cugini, amici.
Ogni pasto è stato sempre celebrato e onorato e guai a lasciare cose avanzate nei piatti: “quello che non mangi oggi te lo mangi domani”, è ancora un monito che tiene presente ogni giorno. E quindi anche da Tia Mame “lo que no te comes hoy, lo comes mañana” sotto forma di buonissima tortilla “para llevar” da gustare rigorosamente nell’atmosfera di casa.

Dopo un anno dall’apertura, Tia Mame è proprio quello che voleva: un laboratorio di cucina naturale che trae ispirazione dalla tradizione napoletana e italiana ma che la rivede o la innesta in preparazioni internazionali. Tia Mame ha la capacità di esprimersi in tante lingue ma di conoscerne una in particolare, quella che mette d’accordo tutti, quella della pancia. Annalisa spera che Tia Mame, un giorno, possa crescere e scoprire nuovi luoghi, dando vita quindi al progetto “Intorno al mondo con Tia Mame”. Patrick Dannis ne sarebbe molto orgoglioso.
La storia di Annalisa è passione ma allo stesso tempo ricordo e legame profondi con la sua terra natia, quella partenopea.

Questa ragazza è però innanzitutto una mamma e una moglie a tempo pieno oltre che imprenditrice e donna. Annalisa crede e spera di poter dare modo, attraverso i progetti che verranno, ad altre donne di crescere e liberarsi nella creatività della cucina. In questo momento è però estremamente concentrata sul presente e sull’attività crescente di Tia Mame ma: per poter volare alto bisogna prima familiarizzare con la terra.
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La “ricetta della vita” la scoprirà forse un domani, o forse no. Intanto assicura che non smetterà mai di cercarla. E tutti noi con lei! La storia di Annalisa è ancora più forte e densa di valore poichè donna e imprenditrice.

Ragazzi, ci aspetta a Las Palmas così da poter iniziare a sondare insieme il corredo di sapori disponibili. Se passerete a trovarla la trovate qui: Calle Cebrián, 5, 35003 Las Palmas de Gran Canaria.
Gran Canaria, Tia Mame a presto. Grazie Annalisa continua così.
Buon viaggio!
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