BAD SCHORGAU: BUON VIVERE ALTO ATESINO

BAD SCHORGAU: BUON VIVERE ALTO ATESINO

Bad Schorgau: buon vivere alto atesino è un luogo carico di intensa e disarmante bellezza. Hotel immerso nella bellissima Val Sarentino, a poca distanza dalla città di Bolzano. Un angolo di quiete e benessere tra verdissime valli. Lunghe passeggiate, il caratteristico paese di Sarentino, la cucina gourmet ricercata e proposta da Bad Schorgau. Gregor il padrone di casa al quale nulla sfugge.

La storia di Bad Schorgau inizia nel lontano 1533 e nel 1986, dopo molte vicissitudini, nasce il primo ristorante gourmet diventando ben presto uno degli indirizzi più ricercati dai buongustai altoatesini. Cucina straordinaria e cultura enologica per quegli anni superiore alla media attirano sempre più clienti, vicini e lontani. Nel 2012 e nel 2017 dopo vari ammodernamenti con un ampliamento del “bauernbadl” (bagno termale contadino) sono state create una casa bagno, una sauna contadina, una piscina esterna e le vasche idromassaggio nonchè la trasformazione e l’ampliamento del fienile storico in “Seppl Stodel” (sala per eventi culturali e feste), l’Accademia di cucina di Egon Heiss e Casa – Trehs.

Presso Bad Schorgau il soggiorno è contraddistinto da tradizione, innovazione e l’utilizzo di prodotti naturali. Luogo di rigenerazione grazie alla sua stupenda ubicazione e ai benefici della meravigliosa Silhouette – Gourmet Spa funge anche come angolo di ispirazione. La vista sulla Forcella di Sarentino è uno spettacolo naturale imperdibile.

Bad Schorgau: buon vivere alto atesino è un concentrato di energia vitale grazie alle proprietà benefiche della acque sorgive naturali e per il buon cibo che viene quotidianamente proposto con prodotti ricercati e materie prime selezionate del territorio. Soggiornare presso Bad Schorgau è entrare con naturalezza a far parte della famiglia Wenter ma allo stesso tempo tutto è permeato dall’allure del grande albergo.

Come afferma con orgoglio Gregor: “Ogni giorno portiamo i nostri ospiti in viaggio per farli partecipare alla nostra fortuna: la fortuna di poter abitare in un posto così meraviglioso”. E’ davvero una grande fortuna potersi svegliare al mattino e respirare l’aria frizzante che scende dalla valle oppure potersi nutrire di una ricca e abbondante colazione con prodotti selezionati e proposti con una cura che ha pochi eguali.

Ventidue camere che profumano di montagna ricercata e studiate in ogni minimo dettaglio per donare un soggiorno di benessere. Viacolbento ha soggiornato in una stanza Schorgau Premium contraddistinta da una luce naturale pervasiva che si incastra alla perfezione con il legno utilizzato per gli arredi, i pavimenti e le sfumature delle pareti. Nulla disturba anzi la sensazione di pace nella stanza è corroborante e appagante.

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La proposta culinaria presso Bad Schorgau è completa e proposta in tre luoghi differenti anche se accomunati dalla ricercatezza dei piatti: “La Fuga” descrive la filosofia di base di Gregor e dello Chef Mattia Baroni, cioé come loro immaginano il mondo della gastronomia nel futuro. “La Stube 1988” dove viene proposta e servita la tradizione secondo Bad Schorgau. “Ristorante Alpes” cucina di alto livello libera da pretese, obblighi e restrizioni dove immergersi con tutti i sensi accompagnati dai migliori vini naturali. Viacolbento ha deliziato il palato presso Alpes potendo constatare come la papille siano davvero vittima di un gioco culinario che esalta ogni aspetto dell’ingrediente proposto. Due menu tra i quali scegliere: 4 con Gusto (68€) oppure 5 in Leggerezza (78€).

I piatti degustati: insalata primaverile erbe spontanee e aceti fatti in casa (come d’estate rotolandosi su di un prato fiorito e guarnito da profumati fiordalisi e umida terra); tacos sudtirolesi di koji d’orzo salmerino scottato, rafano e aglio orsino (ecco quando si parla di tradizione con innovazione ma su base semplice, senza mistificazioni); tartare di agnello dry aged piselli, menta e porro (la scioglievolezza della carne e la freschezza della menta regalano sensazioni di leggiadra lussuria. Quando si dice fate l’amore con il sapore); tortelloni panna e prosciutto piselli e fagiolini verdi (perchè mai cercare sempre l’irraggiungibile? Un piatto delicato ma dalla presenza decisa);

Poi ancora: spaghetti al burro lieviti naturali d’uva schiava pranzegg (ho provato la stessa sensazione di un bel piatto di cacio e pepe ma in questo caso con quel tocco di talento in più. Rende bene l’idea?); trota salmonata tiepida beurre blanc e macchie di aceti (la semplicità che assume la bellezza profonda della via lattea); cosciotto di pollo insalatina di verdure (qui mi rifaccio a Sidonie Gabrielle Colette: “Se non siete capaci di qualche stregoneria, è inutile che vi occupiate di cucina”); croissant alla mandorla latte d’alpeggio e rabarbaro (come d’incanto in Alto Adige e non volersene più andare); miso – cheesecake limone pino mugo (Tokyo New York Costiera Amalfitana Sarentino. Il centro dell’universo che si concentra in questa creazione che ha qualcosa di inspiegabile che non si può descrivere a parole. Un dolce non dolce. Evviva).

La selezione dei vini proposti per la cena:

Bad Schorgau: buon vivere alto atesino è un rifugio alchemico. Bucolico e onirico ritiro ricolmo di piacevole immaginazione che lo rende una favola condita di una bellezza che forse ha davvero pochi validi rivali.

Buon soggiorno!

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Bad Schorgau

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