La Cooperativa agricola San Zeno è nata nel 1962 e fondata da un gruppo di produttori di asparagi con l’obiettivo di commercializzare il loro prodotto. Attualmente è composta da 40 soci, che a loro volta sono titolari di piccole aziende a gestione famigliare. I soci coltivano l’asparago in modo tradizionale con metodi tramandati da generazione a generazione facendo particolare attenzione alla qualità e genuinità del loro prodotto. Tale qualità e genuinità è data dalla tecnica agronomica che consiste nella coltivazione manuale dei terreni, la concimazione organica e piccole frazioni di territorio.
Quando è scoppiata la pandemia la cooperativa era in un periodo nel quale aveva già organizzato le sue filiere commerciali poichè la programmazione è sempre stata un imperativo categorico per poter pianificare la stagione, sia per le esigenze interne sia per i produttori. In seguito a quanto è successo certe linee commerciali, tipo ristoratori, esportazioni verso l’estero ( Giappone, Germania ecc.) e distributori nazionali in altre regioni è venuto meno. Questo ha prodotto una totale riorganizzazione delle vendite. Quindi la Cooperativa ha deciso di sfruttare la potenzialità di diversi canali in grado di mantenere un’elevata immagine di qualità dell’Asparago, nonostante si sia mantenuta anche una distribuzione del prodotto attraverso la GDO. I prodotti infatti venivano consegnati a privati cittadini attraverso il servizio di delivery, ai commercianti locali e ai piccoli negozi di nicchia direttamente dalla Cooperativa.
Per quanto riguarda il presente, afferma Alessandro Sasso figura storica della Cooperativa agricola San Zeno, “Si porta sempre avanti lo spirito di cooperazione. Negli anni questo principio è stato fatto capire sempre più ai soci. La Cooperativa non è del presidente o dei consiglieri ma dei soci medesimi. E questo ha portato che tutti i soci, chi più chi meno, hanno dato un contributo effettivo. Per esempio: bisogna preparare un viaggio con molti colli ed ecco che i soci che posseggono i requisiti HACCP vengono in sede ad aiutare. E’ chiaro se una cooperativa fa a fine anno un buon dividendo i soci vengono invogliati a mantenere certe produzioni.

Questo prodotto è frutto di tanta passione e voglia di portare avanti le tradizioni dei nostri nonni e padri. Va mantenuto sicuramente un occhio di riguardo ai giovani che sono chiaramente il futuro. Sono bravi, sono tecnologici, sono smart. Quindi un buon reddito fa si che rimangano attaccati alle tradizioni e alla terra. Come Cooperativa siamo già online. Quindi le vendite online sono già da qualche anno una realtà”.
La Cooperativa agricola di San Zeno è la prima Cooperativa agricola che è nata nell’agro bassanese nell’ ottobre 1962 e ha raccolto tutti i produttori di una certa zona che avevano l’asparago come coltura nelle proprie aziende. Dovete sapere che prima di quell’anno i produttori portavano gli asparagi al mercato, chi con la propria auto, chi anche in bicicletta e vendevano il proprio prodotto a prezzi anche diversi. Poi con l’ avvento della Cooperativa e del Consorzio si è avuta un’esplosione della coltura e con il Consorzio si è ottenuta la DOP denominazione di origine protetta unica in Italia. Il prodotto che è unico, diverso e riconoscibile, e ne sono prova le numerose prove fatte con i prodotti di altre zone e regioni.

Quando i consumatori di tutto il Veneto lo assaggiano dicono che essere il migliore e ciò significa che la QUALITA’ viene ampiamente riconosciuta. Questo è un concetto importante. Tutti parlano di qualità ma secondo Cooperativa agricola di San Zeno se il consumatore la riconosce allora quello che si va raccontando è la sola e unica verità.
Un pastificio artigianale con metodi rigorosi. Conosci Casa Prencipe? Leggi qui
I ristoratori del bassanese hanno promosso un percorso che copre l’intera stagione dove si possono assaggiare gli asparagi in molti modi squisiti ma sempre con il piatto re della tradizione: UOVA E ASPARAGI. La storia parte da S. Antonio passando per il Concilio Vaticano di Trento fino ai nostri giorni. E’ proprio una bella storia. La Cooperativa è onorata di continuare la tradizione del territorio che si differenzia dagli altri per la composizione del terreno e la frequente ventilazione che proviene dalla Valsugana e quindi porta a un’assenza di umidità cioè un bene per l’asparago.

Quindi con le feste a Bassano in centro, di San Zeno che dura quasi un mese e di Rosà il modo di far conoscere la Cooperativa è proprio quello di far assaggiare questo eccezionale prodotto che poi per moltiplicazione di intenti viene conosciuto e richiesto. Per dare un’idea, dice Alessandro Sasso: “Se si mangia un asparago che non è buono e un tuo amico ti chiede com’era e gli rispondi pessimo ecco che si innesca una pubblicità negativa o viceversa. Quindi se verrete a trovarci scoprirete anche altre virtù dell’asparago ossia: dietetico, diuretico e ricco di sali minerali.
Afferma sempre Alessandro Sasso: “dopo questa maledetta emergenza l’Italia riprenderà e risorgerà più forte di prima. Noi italiani impariamo in fretta e ci mettiamo subito all’opera. Quindi sono fiducioso in questo senso e una grande mano ce la daranno i nostri giovani con la loro fantasia ed intelligenza anche se stanno facendo esperienze all’estero. Dico questo perchè la terra di origine ti richiama sempre ed è un richiamo forte ed orgoglioso. In fin dei conti il 76% delle opere artistiche del mondo è in Italia e l’Asparago di Bassano è una vera opera d’arte del territorio in ambito culinario. Provare per credere“.
Buona scoperta!

Tutti i diritti di immagini e video presenti sono riservati.
Illustrazione a fondo pagina: © Violetta Pouedras
Informazioni
Un commento