SurfWeek, prima di essere un Tour Operator, è una community fatta di persone che condividono gli stessi valori. Surf, rispetto per la natura e voglia di esplorare sono gli ingredienti base per una SurfWeek.
Parlare con Alessandro, uno dei fondatori, ha reso chiaramente l’idea di come credendo fortemente in ciò che fai si possano sorpassare tutti, o quasi, i problemi e le avversità della vita. Una bomba di entusiasmo e di sensibilità imprenditoriale uniti a quel pizzico di follia giovanile che riesce a dare dinamicità e originalità al progetto SurfWeek.

In questi mesi di lavoro incredibile l’attività non si è mai fermata anzi si è cercato di creare l’opportunità per ideare ciò che sarà possibile fare nel post pandemia. Di fondamentale importanza utilizzare questo tempo sospeso per concentrarsi al massimo sulla prospettiva futura. SurfWeek dall’ 8 Marzo ha bloccato le vendite da subito per tutelare, in primis, la salute dei viaggiatori. Con i clienti solitamente si instaura un’amicizia perché non si vendono vacanze ma esperienze. Dopo le molte cancellazioni seguite allo svilupparsi della pandemia sono stati proposti ai clienti dei voucher come soluzione di rimborso per la vacanza non goduta. Questa situazione globale sta facendo capire come e quanto importante sia dedicarsi in primis alla causa ambientale nonché sociale. Per SurfWeek questo è un punto determinante da continuare a sviluppare.

Le dirette Instagram fatte da SurfWeek sono molto centrate sulla causa ambientale e sociale o meglio sul SurfAdaptive per i meno fortunati e questo ha un po’ sconvolto le persone. La mission deve essere anche quella di sensibilizzare direttamente nei luoghi che si vanno a visitare per trasmettere rispetto e attenzione ambientale magari anche con il semplice gesto di ripulire solo un metro quadro di spiaggia.

SurfWeek è imperniata sulle persone, il concetto di local e di come valorizzarlo nonché sull’ambiente. Poi si fa surf. La gente che viaggia con SurfWeek al 99% dei casi torna cambiato e sempre con il sorriso. Si propongono viaggi basati sullo sport immerso con la natura. Il Dna costitutivo aziendale impone di riuscire a mettersi in pari con il mondo e l’ambiente.
Dal 9 marzo il messaggio principale che SurfWeek ha cercato di dare è stato quello della speranza. Tante persone seguono la realtà aziendale via social e si è cercato di essere quindi influenti per qualcosa di utile verso la collettività. Allora si sono strutturati degli aiuti per chi ha un bisogno reale attraverso delle donazioni creando una piattaforma per la solidarietà verso ospedali ed altri enti. Non da meno è stata fatta una campagna di sensibilizzazione attraverso le dirette Instagram. Partiti con il semplice gesto di mettere dei biglietti dove si offre aiuto nelle cassette della posta condominiale proponendosi per la spesa. Così facendo lo stesso condominio ha cambiato magicamente volto perché la solidarietà si è moltiplicata apportando una piccola svolta prima inesistente. Se ognuno facesse e contribuisse con piccolo passi tutto cambierebbe velocemente.

Via social SurfWeek ha creato dei salottini, con le dirette Instagram, alle h21. Si cerca di vedere in faccia l’utente riuscendo a dare un volto alle persone. Ci sono disponibili massimo 15 poltrone dove si fanno SurfCoaching e altri workshop. Questa tra le varie iniziative ideate per mantenere sempre vivo l’interesse e l’entusiasmo nell’utente finale.

Molto importante sottolineare come per SurfWeek lo staff è considerato Surfweek amigos perché sono amici esperti di surf con i quali si può vivere l’esperienza ottimizzandone i tempi. Non sono solo staff ma un riferimento sicuro e di fiducia.
Se l’onda vi travolge…SurfWeek vi aspetta.
Grazie Alessandro.
Buon viaggio!

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Illustrazione a fondo pagina: © Violetta Pouedras
Informazioni
Nice blog thanks forr posting
Thank you 🙂