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La Giordania è meraviglia. Non riuscirete a comprendere fino in fondo di quale immensa bellezza trattasi finché non avrete modo di accarezzarla con i vostri occhi.
Un deserto paranormale con sembianze di Marte, strade sconfinate molto spesso tortuose e impervie ma si aprono su paesaggi mozzafiato, un mare che in realtà è un lago ossia il Mar Morto, cibo buonissimo, un lembo di Mar Rosso. Non per ultima l’autentica meraviglia anzi ancora meglio la vera e propria meraviglia! Per la precisione una delle meraviglie del mondo moderno: Petra.
A di AUTONOLEGGIO
(BERGAMO – AMMAN – JERASH)
Sì, perché in Giordania sentitevi liberi e felici di poter girovagare con un’auto a noleggio. Io l’ho prenotata on line attraverso Thrifty e ritirata all’arrivo presso l’aeroporto Queen Alia di Amman. Il costo per una settimana (assicurazione completa inclusa) si aggira intorno ai 300€. Così facendo avrete la possibilità di essere liberi da orari e di poter fare deviazioni, dove più vi aggrada. Sarete i padroni del vostro tempo e della vostra vacanza.
Una volta rirata l’auto la mia prima tappa è stata Jerash. Il sito archeologico è mediamente ben tenuto e il colonnato della piazza centrale nonché del lungo viale, visti al tramonto (magari dopo un temporale come nel mio caso), saranno qualcosa che faticherete a dimenticare. Assicurato.

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Io ho alloggiato in un B&B adiacente (e con vista) al sito archeologico: il Full Panorama to archeological site. Diciamo che la struttura è spartana ma ben tenuta e organizzata (non aspettatevi lusso!). Per una notte può andare bene (anche se il bagno avrebbe bisogno di essere assolutamente ripreso!).
Cenate da Ya Hala: il pollo grigliato con salsa al limone è divino.
M di MADABA
(MADABA – AQABA)
Madaba dista circa 80km da Jerash, arriverete in circa un’ora di auto. Nella Chiesa di San Giorgio visiterete il famoso e antico mosaico, la più vecchia rappresentazione della Palestina e della Terra Santa. Non dimenticate di passeggiare anche all’interno del parco archeologico poiché conserva molti altri mosaici di indubbio valore storico e artistico.

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Pranzo da Haret Jidoudna per il miglior humus del viaggio.
Vuoi qualche suggerimento per una Londra fiorita? Leggi il mio articolo qui e parti subito!
Dopo pranzo, in auto direzione Aqaba: inizia l’attraversata, circa 303km e 3h50 di macchina. Detta così può sembrare un suicidio ma il percorso potrà essere interrotto da piacevoli e suggestive pause fotografiche soprattutto se opterete per la Dead sea road. Queste strade (tutte curve) che si inabissano in fondo, verso il Mar Morto, sono qualcosa fuori dal comune ordinario e danno l’idea di come si stia raggiungendo proprio il punto più basso della terra. Fare poi questo tragitto al tramonto è catartico.

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Sono arrivato al Lacosta Hotel di Aqaba (moderno 4 stelle molto confortevole) verso le h19.
W di WADI RUM DESERT
(AQABA – WADI RUM DESERT)
Non andatevene da Aqaba (che in sè non è nulla di che ma è comunque incastrata in una cornice paesaggistica molto bella) senza aver fatto il bagno nel Mar Rosso o per l’esattezza nel Golfo di Aqaba (nel periodo estivo sarà ancora meglio!). Io vi consiglio di immergervi nella spiaggia chiamata Japanese Garden (ovviamente per la ricchezza del suo reef e fondale. Se non avete l’auto potete raggiungerla comodamente in taxi da Aqaba).
Appena posato l’asciugamano sul bagnasciuga e senza entrare in acqua ho visto un pesce palla. Mi sono emozionato come un bambino. Già mi basta poco, felicità canaglia. On line però leggerete di tutto: spiagge sporche, mal tenute etc etc. Questo è vero poiché troverete mozziconi&co ma non disperate perchè non è una vera tragedia come dicono certi detrattori. Io mi sono goduto i 24 gradi e ho fatto le mie abluzioni in acqua. Vedrete che passerà ogni timore, assicurato. Soprattuto pensando che in quel momento a Milano si stavo sotto zero.

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Prima di ripartire verso la nuova meta, direzione Wadi Rum, pit stop per pranzo ad Aqaba da Al Shami restaurant. Consiglio i calamari fritti: morbidi e abbondanti. Guiderete tronfi che è un piacere ma comunque soddisfatti!
Il Wadi Rum Visitor Center dove avevo appuntamento per il pick up con il responsabile del campo tendato dista da Aqaba circa 80km, 1h10 di guida. Strada paesaggisticamente superlativa, attenzione alle buche ahimè numerose e spesso profonde. Parcheggiata la nostra auto, l’incaricato con la sua jeep ci ha portati al campo attraversando il deserto e penetrando questo mondo magico, surreale, misterioso.
Il campo dove ho passato la notte è il Wadi Rum Dream Camp: ben organizzato e in una posizione suggestiva. Buonissima e scenografica la cena beduina, cotta sotto la sabbia per circa 3h e servita puntualmente alle h18. La passeggiata digestiva sotto alle stelle è qualcosa di inimmaginabile e davvero vi chiederete se state sognando ad occhi aperti. Datevi un pizzicotto, è tutto vero.
P di PETRA (WADI MUSA)
(WADI RUM DESERT – PETRA)
All’alba, h6, transfer per fare una delle esperienze più incredibili della mia vita: sorvolare in mongolfiera il Wadi Rum Desert. L’esperienza è pura adrenalina prima della salita ma una volta che avrete preso quota sarà qualcosa di impagabile (anche perchè il giro costa assai!). Fatelo, datemi retta.
Al rientro al campo tendato abbiamo optato inoltre per un’escursione guidata in jeep nel deserto, di 4 ore, organizzata direttamente dal responsabile del campo. Ecco vi consiglio di non tornate a casa senza aver visto minuziosamente (o quasi) gli angoli di questo particolare deserto montuoso. Lo definirei un deserto a scrigno poiché nasconde e rivela step by step mondi eterogenei. Allucinogeno, quasi, per la sua eterea bellezza.

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Pranzo al visitor center del Wadi Rum e ancora in auto per andare finalmente verso Petra (finalmente poichè questa è la meta che pre e durante il viaggio vi accompagnerà maggiormente attraverso immagini sulle guide, socials etc). 105 km, circa 1h40 che farete attraversando la celeberrima King’s Highway (Via Regia). Sarà come andare a spasso sulla luna, piccoli Armstrong (in erba). Le parole non possono rendere un paesaggio così lontano da qualsiasi resa letterale. Se andrete, quando tornerete…fatemi sapere. Magari voi saprete trovare le parole più adatte!
Mare, relax, storia, cultura, natura selvaggia. Che ne pensi della Thailandia? Clicca qui e immergiti nel mio racconto di viaggio. Buona lettura
Arrivo a Petra, Hotel La Maison. Un tre stelle (effetto vintage ma comodo) praticamente all’entrata del Petra Visitor Center. Offre una colazione ricca e molto consigliata prima di iniziare la vostra piacevole e faticosa avventura a Petra. Vi consiglio di optare per hotel molto comodi e in prossimità dell’ingresso poichè quelli suggestivi in altura sono validi ma lontani.
Considerate inoltre che ho fatto il Jordan Pass valido per 7 giorni, questo vi consentirà di ovviare al visto in ingresso perchè già compreso e di entrare in tutti i maggiori siti archeologici semplicemente esibendolo.

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Petra: almeno un giorno completo ma consigliabile un giorno e mezzo pieno. L’escursione è difficile (dipende molto dal percorso che sceglierete). Io ho optato per il giro guidato di 6h con una guida esperta e autorizzata. Considerate ad esempio che la salita al Monastero al-deir è molto faticosa e non va assolutamente sottovalutata se non siete allenati o in forma.
Attraversare il sik, penetrare lentamente e immaginare che è stato scavato naturalmente dalle piogge e dai terremoti…non è già solo questa pura poesia? Alla fine del percorso quando scorgerete la facciata del Tesoro magari di prima mattina (entro le h8) senza la confusione, con il sole che la bacia delicatamente…beh vi mancheranno le parole (è davvero rosa intenso, le foto non ingannano).
T di TERME (MA’IN)
(PETRA – MA’IN)
Ma’ in dista da Petra circa 195km, 3h di auto. Ripercorrete la Dead sea road in pieno giorno e vedrete moltissimi coltivatori e campi verde intenso (molti di questi contadini sono rifugiati provenienti dai territori di conflitto ma la zona è assolutamente sicura) che coltivano le terre e le sponde del Mar Morto con tantissime varietà di verdura. Lande verdi e lussureggianti e a fianco il mare salato.

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Strada facendo scendete lungo le rive del Mar Morto per un bagno sospeso. I punti di accesso paralleli al Wadi Mujib sono gli accessi migliori (per trasparenza e bellezza delle acque) dove potervi immergere e stare un po’ in ammollo senza per forza rinchiudervi in uno dei grandi resort del nord.
Da qui per arrivare alle terme di Ma’ in saranno circa 40 minuti di auto. Presso la località termale troverete la piscina di acqua calda e un’enorme cascata di acqua termale naturale, per ristorarvi e ritemprarvi. Direttamente dalla fonte per il benessere di corpo e spirito.
H di HASHEM
(MA’ IN – AMMAN)
Eh a questo punto la mia vacanza è agli sgoccioli. Dopo la colazione faraonica presso il Ma’in Hot Springs resort&hotel (5 stelle, lussuoso ma lontano dagli standard europei) in marcia verso la capitale Amman, 72 km circa 1h30.

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Qui ho optato per il Nomads Hotel un contemporaneo hotel/hostel che offre anche stanze con bagno privato. Ahimè la prima colazione lascia molto a desiderare ma la struttura e la stanza sono top.
Amman è sottovalutata ma volete o no essere anche controcorrente? Bene, seguite i miei consigli.
E’ quasi il momento di uno dei più bei carnevali al mondo, quello di Venezia. Qui svelo la bellezza di uno dei palazzi più famosi della laguna.
Mercato di downtown o suq Al Sukar: qui potrete acquistare za’atar (mix di timo, sesamo e sommacco per cuocere o marinare la carne) e sumac, la tipica spezia rosa.

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Pranzate da Hashem, famoso per i falafel (ottimi). Il modo di spreparare le tavole vi sorprenderà ma voglio lasciarvi la sorpresa, vi stupirete (oppure inorridirete). Chissà.
Un buon succo di canna da zucchero nei tanti chioschi sparsi qua e la e un dolcetto da Habibah, ottima pasticceria di leccornie dolci araba (io ahimè dopo un po’ le trovo stucchevoli).
Visitate la Cittadella, sito archeologico di epoca romana, verso il tramonto. La vista e le sfumature che regala dall’alto sull’immensa Amman vanno dal rosa scarlatto al rosa intenso. Una tavolozza.

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Cenate (imperdibile!) da Sufra, un menu spettacolare di leccornie unico in tutta la Giordania.
I di ITALIA
(AMMAN – MILANO BERGAMO)
Il percorso dal centro città all’aeroporto Queen Alia è di 38km, circa 40 minuti senza traffico.
La stagione invernale non è certo la più consigliata per visitare la Giordania ma non fidatevi anzi seguite l’istinto. Io non ho trovato un solo giorno di pioggia, il sole mi ha scortato ovunque. Sarà fortuna?
C di CIBO DA NON PERDERE
Mansaf, il piatto nazionale (riso, agnello e yogurt), potete mangiare il più buono da Al-Mehbash Restaurant a Petra, Wadi Musa.
Maqluba (riso, verdure, carne condita con mandorle e yogurt)
Hummus, in tutti i ristoranti. Obviously!
Falafel, buonissime da Hashem ad Amman
Muttabal o Baba ganush (crema di melanzane con tajine, succo di limone&co), la troverete buona ovunque
Msakhan (pane arabo con riso e pollo)
Labneh (yogurt filtrato spalmabile condito con olio di oliva), servito come antipasto. Buonissimo
Zarb o zaarb (cena beduina cotta sotto alla sabbia del deserto per tre ore circa). In tutti i campi tendati del Wadi Rum
Knafeh (dolce tipico con pasta fillo, formaggio etc). Va mangiato in modiche quantità e potete farlo da Habibah.
Basbousa (dolce con semolino miele yogurt e mandorle). Potrete assaggiare il migliore in circolazione ad Amman sempre da Habibah o da Omar
Se assetati (magari soprattutto in estate con la calura) allora degustate una buonissima simil “granatina” con la menta fresca e il limone (una fresca limonata con un pesto di menta fresca). Ritroverete la pace dei sensi e il senso nel mondo.

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La mia avventura in terra giordana finisce qui ma a breve in arrivo nuove bellissime avventure!
Buon viaggio, alla prossima!
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