(RI)PARTIRE DAL MADE IN ITALY: BUSATTI

Dal 1842 la famiglia Busatti tesse nelle cantine di palazzo Morgalanti ad Anghiari, in Toscana. Ancora oggi Busatti è sinonimo di qualità e tradizione, ma anche innovazione grazie alla ricerca costante di nuovi design, colori e forme. L’azienda risponde ad ogni esigenza per l’arredamento e la biancheria. Oltre a forniture importanti questa azienda è specializzata nel su misura. Tovaglie, tende, asciugamani, pannellature in tessuto in ogni forma e ordine di grandezza, creando dei ricami esclusivi o addirittura un tessuti con un disegno unico.

Busatti è una piccola azienda ma estremamente dinamica di impostazione familiare quindi prevale un clima costruttivo e propositivo. La loro importante produzione di mascherine durante la fase più acuta della pandemia in corso è stata riconosciuta come presidio medico chirurgico. Una delle prima aziende in Toscana ad avere questo importante riconoscimento soprattutto grazie all’apporto fondamentale delle risorse umane interne.

L’azienda produce per il settore dell’arredamento e in particolare biancheria per la casa. Le mascherine chirurgiche sono addirittura diventate per un periodo il core business dell’azienda. La fase più acuta ha inoltre obbligato a reimpostare e reinventare nuove forme di vendita. L’85% della clientela di Busatti è estera.

Busatti ha apportato un contributo assolutamente fondamentale al territorio con la produzione di migliaia di mascherine donandone addirittura tantissime al Comune di Anghiari e di San Sepolcro nonchè per la collettività. ll territorio ha dato a Busatti molto più rispetto a quello che ha ricevuto. La fusione con la terra che circonda l’azienda ha base centenaria poichè l’azienda è stata fondata nel 1842, prima dell’unificazione d’Italia. In Busatti ci sono generazioni di famiglie che hanno lavorato e che continuano a lavorarci quindi il territorio è assoluta parte integrante dell’azienda. Si vende lo stile di vita italiana e in particolare quello italiano.

Sarà sempre più importante riuscire a esportare il Made in Italy come emozione nel comunicarlo e nel venderlo sapendolo gelosamente collegare alla importante e prestigiosa storia italiana nonchè all’inventiva e soprattutto al fattore umano. Il saper fare italiano dovrà essere parte integrante del prodotto.

Grazie a Livio Sassolini amministratore di Busatti.

Anghiari e Busatti vi aspettano.

Buon viaggio!

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Illustrazione a fondo pagina: © Violetta Pouedras

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