VIENNA: MOZART, SISSI&CO
Musikverein di Vienna Hundertwasserhaus Gustav Klimt Palazzo di Schönbrunn Prater
DOVE: VIENNA, AUSTRIA
COME: IN AEREO, VOLO DIRETTO DI 1H DA MILANO BERGAMO
QUANDO: FINE GENNAIO, 4 GIORNI (POTRESTE AVERE LA FORTUNA DI VEDERE VIENNA RICOPERTA DALLA NEVE)
PERCHE’: VIENNA E’ LA CITTA’ PIU’ VIVIBILE AL MONDO. RICCA DI ARTE, CULTURA E BELLEZZA. OVUNQUE.
L’ARRIVO
“Ein heute ist besser als zehn morgenn” / Un oggi è meglio di dieci domani
Pensi a Vienna d’inverno e subito avverti il profumo di una buona cioccolata calda, con panna. Pensi a Vienna e un valzer di sottofondo pervade la mente. Il primo giorno qui è iniziato volando da Milano Bergamo con Ryanair (in questo caso con la partner Laudamotion. Ottima compagnia low cost austriaca). L’arrivo nella capitale in tarda mattinata, verso le h10.30. All’arrivo ho usufruito di un transfer riservato Blacklane (prenotato qualche giorno prima dall’Italia tramite app su smartphone). Spostamento comodo e confortevole per velocizzare l’arrivo all’hotel e poter iniziare poi subito ad esplorare la città. Infatti una volta giunti al “pazzo” hotel il 25Hours Hotel at Museumsquartier, sbrigate le formalità del check in e depositati i bagagli in camera (molto confortevole ed eclettica) è iniziata la navigazione per la città, evviva! Per iniziare vi suggerisco di passeggiare fino a Rathaus (il municipio) per una visita esterna, attraversate poi il parco poco lontano per giungere all’Hofburg (l’ex palazzo imperiale austriaco). Da qui dirigetevi verso il Graben o meglio, il vero centro città, con le sue vie opulente e colme di boutique famose e per ammirare in tutta la sua bellezza Stephansdom (salite sul campanile, la vista è impagabile). Piccola deviazione poi, per un antipasto di quella Vienna da cartolina fatta di scorci magici, andando a visitare esternamente la Casa di Mozart. Per restare in tema musicale consiglio poi di dirigervi verso la famosa e prestigiosa Staatsoper (date un’occhiata prima di partire al sito per consultare la stagione operistica…sia mai che salti fuori una buona offerta e quindi un’ottima occasione per assistere ad uno spettacolo in uno dei templi mondiali della lirica!) andando poi verso quel luogo, famoso in Italia, per il consueto concerto tradizionale di Capodanno trasmesso in diretta, la Musikverein. Prima di pranzo passeggiate fin verso Naschmarkt (il mercato cittadino con prodotti tipici locali e non) e qui fate pausa pranzo da Nordsee (catena molto diffusa nei paesi del nord europa che serve del buon pesce). Arrivando verso Naschmarkt potrete ammirare anche il famoso Palazzo della Secessione Viennese (consultate con anticipo le varie programmazioni ed esposizioni). Una volta sazi spingetevi verso Stiegengasse 14 e Andreas Park per ammirare dei bellissimi esempi di “street art” monumentali. Nei miei viaggi questo non manca mai! Dopo tutto questo girovagare vi verrà forse anche un certo languirono quindi…merenda al famoso Café Sacher (un’istituzione viennese). Una fetta di torta Sacher (unica vera ed originale) servita con un buon Ceylon…e il gioco è fatto mentre salutate, caramente, la vostra linea! (Vi consiglio di prenotare prima un tavolo dal sito web, soprattutto durante i periodi di alta stagione). Da qui, data questa prima full immersion, forse è il caso facciate ritorno al vostro hotel per ristorarvi e per questo motivo cerco sempre di scegliere hotel centrali, molto ben serviti dai mezzi pubblici poiché ritengo sia fondamentale appoggiarsi ad una struttura raggiungibile facilmente, in qualsiasi momento. Cena in uno di quei monumenti tradizionali, imperdibili, una taverna molto semplice che è Schnitzelwirt dove poter assaporare il “piatto nazionale”: la cotoletta alla viennese ossia la schnitzel (ah ecco, uno dei pregi di visitare Vienna in inverno è proprio la cucina…sfido a mangiare una cotoletta fritta d’estate!). Qui una porzione di schnitzel val bene per due persone (e avanza!).
LA SCOPERTA
“Ist die wirthin schon, ist auch der wein schon”/ Se la locandiera è bella, bello è pure il vino
Il risveglio è stato magico, ovattato. Una nevicata, intensa. Stupenda. Una Vienna incantata. Dopo la prima colazione (qui al 25HoursHotel a dir poco meravigliosa e chilometrica!) direzione Schonbrunn (ovviamente utilizzando gli efficienti mezzi pubblici e comprando una tessera 48h direttamente alle macchinette site nelle metropolitane con istruzioni anche in italiano!). Schonbrunn era la residenza estiva, di campagna, degli Asburgo. Consiglio di acquistare anticipatamente l’ingresso alla reggia (potrete scegliere orario e tipologia di tour). La visita esterna ed interna non vi porterà via più di un’ora (d’estate forse più tempo poiché anche i giardini sono assai belli e ben tenuti). Io ho optato per l’Imperial tour che vi darà una panoramica esaustiva del tutto. Terminata la visita spostatevi verso Hundertwasserhaus e poi Kunsthauswien: esempi imperdibili di architettura sui generis e simboli della città. Dopo le foto e i selfie di rito, breve passeggiata verso e per le vie di Leopoldstadt (caratteristico quartiere viennese) spingendovi fino al Wu campus, universitario, ad ammirare la splendida biblioteca contemporanea progettata da Zaha Hadid. Pausa pranzo da Mostalandl. Locanda semplice, spartana ma tipica del luogo e senza fronzoli. Ottimo prezzo. Dopo la pausa pranzo una bella passeggiata al vicino Prater, qui magari concedetevi un giro sulla famosa e antica ruota panoramica (certo se la giornata è limpida!). Spostandovi poi verso il centro città certo non si potrà mancare ad uno degli appuntamenti fissi a Vienna ossia: la merenda. Stavolta da Demel (la pasticceria preferita dalla principessa Sissi e in competizione con il café Sacher). Molto bello poi visitare il Mumok museum (arte moderna e contemporanea), il giovedì rimane aperto fino alle h21. Una struttura monolite, imponente e molto particolare al suo interno. Cena da Wratschko Gastwirtschaft: una locanda d’atmosfera.
FASCINO VIENNESE
“Wie der hirt, so die herde”/ Come il pastore, così il gregge
Mattinata “acculturata” poiché dedicata alla visita di bellissimi musei. Consiglio di iniziare la vostra visita dal Leopold museum presso il Museumsquartier (qui potrete ammirare per lo più le opere del famoso pittore Egon Schiele) poi spostatevi al Belvedere superiore e poi a quello inferiore (dove poter ammirare Gustav Klimt in tutta la sua bellezza e in questo caso anche un belvedere di Vienna imbiancata). Terminata la visita al Belvedere andate, per una toccata e fuga, nell’ex diretto industriale ora sede del “contemporaneo”: Brotfabrik Wien (l’ex fabbrica del pane). Una carrellata di gallerie che espongono artisti emergenti e non, arredi vintage&co. Oggi però concedetevi un pranzo libero, lasciatevi guidare dal vostro istinto…il viaggio è per lo più scoperta e ri-scoperta. Non indugiate. Approfittatene per tenervi “liberi” e leggeri di poter scoprire la città anche “a naso” dedicandovi ad esempio ad acquisti e shopping spingendovi verso il centro. Per una pausa (merenda) consiglio il Café Central (un café antico, di fascino e carico d’atmosfera…anche se il personale non brilla certo per la simpatia). La serata potrete concluderla cenando in bellezza da Purstner, una taverna tipica, accogliente e cibo direi…buono ma assai (anche troppo) abbondante!
IL CONTO ALLA ROVESCIA
“Trage jeder seinem sack zur mulle”/ Porti ognuno il proprio sacco al mulino
Breakfast time e poi entro le h10 presentatevi alla biglietteria della Spanish Riding School (consultate bene il sito prima di andarci per orari etc) qui potrete assistere agli esercizi mattutini o a qualche esibizione particolare dei famosi e bellissimi cavalli lipizzani. Un tuffo indietro nel tempo, a suon e a ritmo di valzer. Non lasciate Vienna senza aver visitato il Kunsthistorisches Museum: il grande museo austriaco con collezioni che spaziano dagli egizi ai capolavori del Canaletto e a stupendi fiamminghi. Io qui ho anche colto al volo l’occasione per visitare inoltre la mostra temporanea allestita da Bob Wilson e da sua moglie Juman Malouf: «Spitzmaus Mummy in a Coffin and Other Treasures from the Kunsthistorisches Museum». Fino al 28 aprile 2019 poi bisognerà attendere l’autunno 2019 per poterla vedere presso la Fondazione Prada a Milano. Pausa pranzo da Fromme Helene, un’istituzione viennese. Provare per credere. Questo è “the last day here”… quindi a questo punto non vi resta che rientrare in hotel, riprendere i bagagli e andare verso l’aeroporto…casa vi aspetta.
Vienna: grazie di esistere!
Informazioni pratiche: