Gennaro Nasti: Pizza e Champagne. Nella giornata internazionale dedicata alla celebrazione di questo famoso piatto italiano ecco a voi un couturier della pizza a Parigi e un re degli impasti. Gennaro Nasti, napoletano di Secondigliano, classe 1975, cresciuto tra la pasticceria di suo padre, il ristorante di sua madre e l’amore per gli impasti. Curiosità, voglia di esplorare il mondo e intraprendenza lo portano presto ad allontanarsi da casa, spingendosi a viaggiare in giro per il mondo fino all’arrivo in Francia, nel 2014.

Molto studio e tanti incontri con Maestri, sempre alta l’attenzione per la ricerca e la formazione. Una ricerca sulle orme della pizza ma non nel senso tradizionale tout court bensì verso una riflessione sempre più profonda che ha costruito e portato avanti da sempre. In fase di apertura un nuovo locale a Parigi che si preannuncia essere il regno della rivoluzione a tema pizza. Quale paese migliore per fare tutto questo se non la patria della Rivoluzione per antonomasia? Un sentimento profondo lo lega agli impasti e alla lievitazione che segna la sua vita in maniera indelebile tanto da fargli creare un giorno la famosissima pizza allo Champagne. Quella commistione tra una base fatta di tradizione ma quell’apertura alla creatività che solo una mente illuminata può creare e riuscire a sfoggiare in un “en plein” straordinario.

Maestro e pioniere dell’evoluzione della pizza concepita secondo il suo significato più stretto e tradizionale. Uno chef viaggiatore affamato di esperienza e in costante ricerca di novità che rendano il piatto, forse più celebre al mondo, quasi un vestito fatto su misura. Una pizza e il suo impasto composto da grandi e piccoli alveoli come fossero minuziosi ricami macramè di un abito elaborato e prezioso.
Parigi ha dato la spinta e quel tocco gourmet alla sua pizza rendendola un piatto principe dell’alta cucina. La tradizione della pizza italiana non è paragonabile in maniera stretta a quella che è la filosofia di Gennaro Nasti e al suo lavoro di ricerca, si parla di due mondi non agli antipodi ma diversi. L’Italia è la pizza classica napoletana e quest’ultima è un aspetto peculiare dell’italianità stessa mentre quella che lo chef Nasti elabora è innovazione, pura e semplice. Sguardo saldo alla tradizione ma propensione verso sperimentazione e commistione sempre ricercando materie prime di qualità.
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Una pizza allo Champagne, perché? L’ideazione della pizza allo Champagne poichè Parigi è la capitale mondiale del celebre vino e quindi da questo l’entusiasmo nel creare la pizza, un omaggio. A Parigi ed in Francia non c’è la cultura della pizza perché viene associata più qualcosa da acquistare al supermarket e sicuramente non all’idea di artigianalità e di fatto al momento. Ecco quel quid e quel plus allora sfornati, un omaggio che Gennaro Nasti rende possibile a tutti i palati curiosi e senza pregiudizi.
Gennaro Nasti: Pizza e Champagne ci aspettano!
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