(RI)PARTIRE DAL MADE IN ITALY: BABBI

Babbi: nel cuore della Romagna, una regione ricca di tradizione e di cultura gastronomica, Attilio Babbi fondò nel 1952 l’Azienda Dolciaria Babbi dedicata alla produzione di coni, cialde e semilavorati per maestri gelatieri. Oggi Gianni Babbi, direttore marketing, dice: “ho contato i miei anni e ho scoperto che ho meno tempo per vivere da qui in poi rispetto a quello che ho vissuto fino ad ora. Mi sento come quel bambino che ha vinto un pacchetto di dolci (BABBI): i primi li ha mangiati con piacere ed ingordigia ma quando ha compreso che ne erano rimasti pochi, ha cominciato a gustarli intensamente. Non ho più tempo per riunioni interminabili; non ho più tempo per sostenere le persone assurde che negli anni non sono cresciute. Il mio tempo è troppo breve: voglio l’essenza, la mia ANIMA ha fretta. NON HO PIU’ MOLTI DOLCI NEL PACCHETTO!

Voglio vivere con persone UMANE, che sappiano ridere dei propri errori e che non siano gonfiate dai propri trionfi; persone che si assumano le PROPRIE RESPONSABILITA’. E’ l’essenziale che vale la pena di vivere… Voglio circondarmi di persone che sanno come toccare il CUORE, di persone a cui i duri colpi della vita hanno insegnato a crescere con tocchi soavi dell’ANIMA. Sì, ho fretta di vivere con maggiore intensità, quell’intensità che solo la maturità sa dare. Non intendo sprecare nessuno dei dolci rimasti. Sono sicuro che saranno squisiti, molto più di quelli mangiati fino ad ora.

Il mio obiettivo è quello di raggiungere la fine soddisfatto e in pace con i miei cari e la mia COSCIENZA. Abbiamo due vite e la seconda inizia quando ti rendi conto che ne hai rimasta solo una.” Il difficile periodo che tutti abbiamo attraversato e che forse ci stiamo lasciando alle spalle può riassumersi in ciò che dice Gianni Babbi.

L’azienda non si è mai fermata anche se ovviamente con alcune settimane a scartamento ridottissimo come capacità produttiva e di logistica. Negli uffici dall’inizio di marzo sono rimasti circa il 70% di collaboratori a casa in smart working e anche in ferie (per smaltimento di ferie pregresse) ma si è inoltre iniziato a ripensare all’azienda, al lavoro, alla vita, rifacendosi accompagnati alle parole meravigliose espresse da un poeta e scrittore brasiliano riportate in appendice sopra. Sono stati ripensati i clienti, i canali tradizionali di vendita, i mercati commerciali con uno sguardo nuovo, diverso, sicuramente creativo. E’ stata inoltre ripensata l’azienda in toto con le sue produzioni in nuovi e differenti canali da quelli considerati per noi tradizionali. Sicuramente ciò che è accaduto è un messaggio ineludibile di FORZA e di ENERGIA che la MADRE TERRA ci ha voluto inviare e trasmettere.

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Dice Gianni Babbi: “fino a quando non avremo capito quello che eravamo e ciò che realmente siamo (non padroni ma OSPITI) il VIRUS continuerà il suo corso……. Ma il virus non ha CUORE, non ha un’ANIMA perciò presto morirà e morirà da solo, in quella solitudine con cui ha fatto vivere tante persone in questi mesi. Io sono carico e sempre positivo così da tenere lontano da me queste malattie che colpiscono che vive le paure e le ansie più delle COSE BELLE che ogni giorno, che noi lo desideriamo o no, ci vengono DONATE… I nostri abbracci inviati anche in queste settimane non sono mai stati virtuali ma sempre VERI, perché tutto ciò che è vero VIBRA e si trasmette attraverso le ENERGIE POSITIVE di cui è pieno l’UNIVERSO”.

Babbi in questi mesi ha lavorato tanto per prepararsi a questo grandissimo cambiamento. Un cambiamento epocale che ha visto Babbi lavorare principalmente e sempre maggiormente con gli strumenti digitali e/o social. L’azienda sta sviluppando tante attività che saranno la spina dorsale del supporto commerciale e tecnico per le reti vendita, per i distributori ma anche per gli amati Clienti.

Il territorio però è ciò che definisce Babbi. Dal territorio l’azienda estrae linfa vitale per tutte le attività attraverso le persone e la cultura che si respira in ogni momento; una filosofia di vita che mette davanti sempre il bisogno degli altri prima dei propri desiderata! Il contributo è sempre rivolto prima di tutto ai tanti collaboratori che lavorano all’interno della grande famiglia. Una grande attenzione a loro e alle loro famiglie verso tutti i bisogni urgenti e straordinari di cui necessitavano durante questo duro e inaspettato periodo. Attraverso un fondo di solidarietà messo a disposizione e attraverso anticipi provvigionali per tutta la rete vendita. La vicinanza al territorio ha voluto dire anche una grande attenzione ai bisogni dei meno fortunati e delle strutture ospedaliere.

Babbi considera inoltre “Il FATTO IN ITALIA” quel quid che ci definisce nel Mondo. E’ chiaro altresì che non si potrà più esportare un “fatto in Italia” solo perché sul nostro territorio viene apposta una etichetta oppure viene completato il confezionamento. Dice Gianni Babbi: “Il FATTO IN ITALIA dovrà essere necessariamente 100% ITALIANO, controllato, garantito; diversamente prenderemo in giro ancora una volta tutti noi”.

Grazie a Babbi per questa dolce visita.

Buon viaggio!

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Illustrazione a fondo pagina: © Violetta Pouedras

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