Dove mangiare a Lerici: Osteria del vicolo. Per caso, sì perchè è proprio quando ci si affida all’intuito che spesso e volentieri si riescono a scovare luoghi meritevoli e davvero imperdibili. Autenticità e veracità sono le parole che più si addicono ad una vera e propria osteria condotta alla casalinga da Lucia che fa da oste e cuoca cucinando solamente il pescato del giorno.
Lerici: borgo marinaro, paese pittoresco e incastonato nella strepitosa Baia dei Poeti. Un vecchietto intento a dipingere, ragazzi che si godono il tepore di una giornata calda e strepitosa, un mare trasparente e che gode del riposo invernale. Alte case colorate con stretti budelli. Una porticina sul fondo. Salita Arpara e Osteria del vicolo. Lerici e quel sapore di casa, la sensazione di mangiare nel tinello della nonna e quella sensazioni di benessere che poche volte si riesce a provare davvero.
Locale ricavato nella roccia, un’osteria di mare. Zero fronzoli ma tanta sostanza. Non lasciatevi ingannare dall’apparenza burbera della proprietaria, tutto svanirà quando cucinando inizierà a canticchiare dalla cucina, come Ariel dal fondo del mar.
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Dove mangiare a Lerici: Osteria del vicolo senza indugi. Nella semplicità la padrona di casa è riuscita a ricavare un luogo particolare e ricercato. Stoviglie vintage recuperate, materiali poveri e semplici. Una cucina diretta, non elaborata ma sapientemente preparata seguendo quelle che erano le ricette delle trisavole. Crudi di mare, zuppetta di cicale di mare, alici marinate e seppie in umido. Una locanda, come Dio comanda. Non si tratta di una locanda per allocchi da turismo.
Troppi chef e pochi cuochi: è la trattoria che salverà la cucina italiana, lo dice infatti Arrigo Cipriani. Un pensiero che non possiamo non condividere poichè la creatività ci sta, ma c’è tutto un patrimonio che va salvato e tutelato considerando che oltre le stelle c’è di più ossia una galassia di pianeti tutt’ora inesplorati.
A pasto terminato concedetevi una passeggiata salendo al Castello di Lerici. La vista e l’orizzonte infinito vi faranno capire quanto fortunati siamo ad essere nati qui, in Italia.
Buona digestione.
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