Bangkok e Thailandia del nord: il Regno del Siam

La rituale dhuta, elemosina ai monaci buddisti, Bangkok, Aprile 2019
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Il mio viaggio in Thailandia, Aprile 2019. La stagione qui è calda, umida ma non ci sono state complicazioni. Acqua e fibre naturali, non pensate di poter girare con tacchi a spillo e sneakers all’ultimo grido. Spartani, vi sarà concesso qualche capo “fighetto” ma l’eleganza lasciatela pure a casa, nel cassetto. Non dimenticate mai però di portarvi appresso una sufficiente dose di buona educazione e tolleranza, saranno utili alla vostra sopravvivenza.

Nota di servizio: il visto verrà fatto all’arrivo in aeroporto, costo zero. Punto a favore.

Al primo impatto la Thailandia, o meglio Bangkok, potrebbe apparirvi rude, vile, forte forse troppo. Fermatevi un attimo, il viaggio va giudicato dopo un po’ di tempo, al vostro rientro. Non che Bangkok sia un fiorellino profumato ma nasconde, sì nasconde, luoghi carichi di fascino e davvero profondamente belli. Anzi bellissimi. Armatevi di pazienza, forse non è poi un paese così facile, automatico e questo vale in particolare modo per la capitale Bangkok.

Bangkok, Aprile 2019
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Quanto vado scrivendo poco sopra vale sicuramente più per chi come me non ha intenzione di catapultarsi da subito in un’isola paradisiaca pronto a “spiaggiarsi” per quindici giorni filati. No, non fa per me.

Ho scelto di fare questo viaggio non propriamente scontato, tagliando volontariamente di netto il mare. Tutti, o quasi, quelli che partono per la terra di Siam arrivano per le spiagge da sogno e le isole paradisiache. Io no. Avevo voglia di esplorare parti sì conosciute ed esplorate ma che offrissero un’ampia gamma di attività e cose da fare. Ecco allora che mi sono concentrato su Bangkok e sul nord.

Tutto sommato, un mare da sogno l’avevo già scoperto qualche mese prima a dicembre, in Cambogia, a Koh Rong Sanloem (presto, qui, un nuovo racconto di viaggio). Non ero alla ricerca o nostalgico di spiagge paradisiache. Inseguivo l’idea di un percorso poco chiassoso. In Thailandia però il silenzio non è proprio il protagonista. Anzi.

The Grand Palace, Palazzo real, Bangkok, Aprile 2019
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La Thailandia è una delle località asiatiche e mondiali maggiormente visitate e inflazionate. Non ho certo scoperto l’acqua calda. Ma con una giusta ricerca di luoghi, locali ed escursioni posso assicurarvi che riserverà belle sorprese.

Se Bangkok è sporca, caotica, in trepidante attesa, freneticamente movimentata, per certi aspetti malfamata sappiate che comunque nasconde anche luoghi magici e belli come il Palazzo reale o il mercato notturno dei fiori.

Degustazione di tè, Doi Mae Salong, Chiang Rai, Aprile 2019
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Al nord, ma soprattutto a Chiang Rai, entrerete in una dimensione completamene differente rispetto all’egotica Bangkok. Un mondo diverso, la stessa terra. Una realtà più ovattata, a misura d’uomo. Qui c’è più rispetto, le persone (soprattutto tassisti e tuk tuk driver) sono meno aggressive, più disponibili. Tutto sembra scorrere piano e lontano dalla realtà di una capitale che racchiude il non plus ultra di ciò che definiamo Oriente, nel vero senso della parola. A Bangkok, crocevia d’Asia, non avrete tregua o quasi. Forse ritornerete frastornati, forse no. Di fatto la Thailandia è un paese variegato, poliedrico, invaso (dai turisti). Un paese dove abitano notevoli controsensi, in particolare nella capitale Bangkok ma dove, come in qualsiasi altro luogo al mondo, le persone (certo non tutte) con un sorriso ridefiniscono tutto.

Monaci buddisti, Bangkok, Aprile 2019
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In questo viaggio molti luoghi saranno congestionati e anche troppo turistici ma incontrerete però tante persone davvero genuine, disponibili. Qui ho trovato cibo buonissimo e frutta spettacolare. Qui insomma ho trovato un altro piccolo pezzetto di me di cui dovevo riappropriarmi. Perché io sono un puzzle e i piccoli pezzi che mi compongono sono sparsi. Perché la mia casa è il mondo.

IN MARCIA: INIZIO

Il viaggio è iniziato il 2 aprile 2019, con un comodo volo Oman air da Milano Malpensa. Oman air è un’ottima compagnia aerea e utilizza velivoli nuovi. Arrivo per lo scalo all’aeroporto di Muscat (scalo nuovo e funzionale, da Milano circa 6 ore) e transfer dopo due ore di sosta verso Bangkok. Thailandia arrivo.

Maeklong Railway market, Bangkok, Aprile 2019
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BANGKOK BY NIGHT: il colpo iniziale

Dopo i vari voli, il 3 aprile, sono arrivato a Bangkok in prima serata vero le h19. Disbrigo delle formalità doganali all’aeroporto Suvarnabhumi (più che un aeroporto lo definirei una metropoli ma molto ben organizzato). Qui da subito ho:

cambiato i soldi. In aeroporto tutti i cambi si equivalgono, è comunque molto più conveniente fare il cambio qui o a Bangkok città, piuttosto che in Italia. Considerate mediamente circa massimo 20/30€ al giorno (se ovviamente avete voli e hotels già pagati, quindi anche escursioni escluse)

attivato un’utile sim card locale (circa 15€ per 15gg). Io ho opzionato per l’operatore AIS: valido, zero problemi di ricezione

Bangkok, Aprile 2019
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Prima della partenza ho inoltre scaricato l’app Grab, utile per gli spostamenti in Thailandia e in Asia. Tipo Uber ma più cheap. Negli orari di punta, in una grande metropoli, i tempi di attesa possono dilatarsi e cambiare in continuazione ma si è rivelata un’ottima soluzione.

Venditrice galleggiante, Damnoen Saduak market, Bangkok, Aprile 2019
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Dopo tutte queste formalità sono uscito dall’aeroporto e sono salito in taxi (non senza discutere/trattare per la tariffa corretta fino all’hotel). Alle h21 circa sono arrivato all’hotel FuramaExclusive Sathorn, un quattro stelle, non nuovissimo ma con ampie e comode camere. Posizione centrale anche se per raggiungere varie altre zone ovviamente consiglio di prendere un tuk tuk (attenzione: categoria molto “aggressive”. Contrattate sempre, a lungo e siate chiari sullo stabilire la tariffa di viaggio, magari scrivendola!). Dopo aver depositati i bagagli è giunto il momento della cena. Vai di tuk tuk (12€ totali incluso un mini tour veloce dopo cena) da Sornthong Seafood Restaurant. Buon pesce, turistico. Per la prima sera direi ottimo. Mini tour digestivo by night di Bangkok, così da farsi subito una prima idea. Rientro in hotel per una comoda e “lunga” dormita. Che bello.

Wat Phrathat Doi Suthep, Chiang Mai, Thailand, Aprile 2019
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PRIMO VERO GIORNO SIAMESE: oriente, yes I can!

Prima colazione in hotel. Buona, variegata. Verso le h8 direzione (con tuk tuk) Khlong Toei Market: un mercato locale, dove avrete davvero la possibilità di scontrarvi subito, in maniera sfacciata, con la realtà nuda e cruda di una città come Bangkok. Odori forti, scene strong, tutte le tipologie di cibarie (davvero tutte) ma come d’incanto ad un certo punto ciò che era freneticamente in movimento si è bloccato, improvvisamente. Non riuscivo a capire il perché, è bastato poco: suona l’inno nazionale thailandese, tutti fermi, in silenzio, bloccati. Surreale. Da vedere.

Il “battesimo” dei giovani monaci al Tempio, Thailandia, Aprile 2019
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Alle h9.30 ero già al Royal Palace (vi consiglio di prenotare anticipatamente la visita on line, cliccando qui). Ho visitato il Tempio del Buddha di Smeraldo e moltissimi altri templi, sale, pagode al suo interno. Bellissimo. Oro, mosaici di piccoli specchi, ceramiche dipinte: un tripudio, unico nel suo genere. Uscendo, un salto anche al vicino tempio Wat Pho, bellissima serie di cortili interni con diverse statue dorate di Buddha. Terminata la visita spedizione verso l’Amulet market: chincaglieria e piccoli amuleti votivi porta fortuna, molti dei quali fatti a mano e preziosi. Qui vicino pranzo da Lung-Pa Padthai, un locale-trattoria storico. Il primo pad thai non si scorda mai. Provatelo (anche) qui.

Danzatrici tradizionali Khon, Thailandia, Aprile 2019
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Dopo pranzo risalita lenta alla montagna d’oro del Wat Saket ed esplorazione della vicina zona old Bangkok: piccole case in legno, anziani seduti con galline da compagnia catalizzati a vecchi tubi catodici. Un piccolo fossato che costeggiava le casine, panni stesi. Bambini. Un villaggio ormai divorato dalla metropoli ma ancora là, non so per quanto. Nel pomeriggio, vi raccomando prima del tramonto (in Aprile entro le h16), mi sono diretto al Wat Arum adagiato lungo le sponde del fiume Chao Praya. Un tempio bellissimo, un’ alta torre iridescente, lucida perché interamente di ceramica, rivestita di vecchie porcellane cinesi ricomposte. Mozzafiato.

Per cena sono voluto andare a vedere la famosissima cuoca street food, premiata con la stella Michelin (vi rendete conto?) Raan Jay Fai: le sue prodezze con il wok sono da filmare. Lei e la sua stella forse pure un po’ da guinness. Per colmare le lacune intestinali ho però optato per un ottimo pad thai nel vicino ristorante Thipsomai Pad Thai (considerate di fare una discreta fila, poiché qui dicesi il tempio in assoluto del piatto nazionale per eccellenza).

Wat Rong Khun, White temple, Chiang Mai, Thailand; Aprile 2019
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AROUND: particolarità locali

La mattina del 5 aprile, dopo la sacrosanta prima colazione (la nomino sempre, ogni volta perché per me è fondamentale. Vi raccomando di includerla nel vostro soggiorno perché sfido ad affrontare odori e sapori variegati di prima mattina, fuori dal vostro hotel) tra frutta fresca, marmellata, croissant&co è iniziata la giornata.

Ricamatrice in abiti tradizionali, etnia Lahu, Mae Sai Mai, Thailand, Aprile 2019
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Verso le h8 partenza con auto e autista riservati in hotel, verso il mercato galleggiante di Damnoen Saduak per un’escursione tra i canali con una long boat. Un grande mercato, la barca si fermerà quasi ad ogni bancarella di souvenir: se non volete acquistare non siate cafoni ma rifiutate sempre con un timido sorriso e congiungendo le mani davanti al volto in segno di ringraziamento. Il mercato è turistico ovvio ma mi è piaciuto molto, qui lo street food viene cucinato direttamente nelle barche (un water boat food direi) e passato direttamente alla vostra barca. Io ho acquistato delle piccole banane, dolcissime e molto utili durante la giornata.

Donna Akha in abiti tradizionali, Union Tribe Village, Chiang Rai, Aprile 2019
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Seconda tappa: il famoso Maekhlong market (il mercato ferroviario). Impressionante vedere come all’arrivo del treno, improvvisamente, tutte le bancarelle si ritirino nei palazzi lungo i binari per far passare il mezzo. Il convoglio passa, molto lento, alle h11.10/11.30/14.30/15.30. Se sostate in uno dei bar, dopo aver passeggiato attraverso il binario e ammirando le bancarelle, vedrete il treno passare a pochi centimetri da voi. Foto pazzesche. Attenzione all’odore del pesce secco, in putrefazione, non sarà certo una ventata di Chanel.

Rientrato a Bangkok mi sono fatto lasciare dal mio autista (anzi dalla mia autista) in Chinatown (esattamente a Yaowarat road/Itsara nuphap) per poter esplorare la zona in tutta la sua vivacità: verso sera qui le bancarelle di street food sono padrone. Uno spettacolo. La Thailandia è patria mondiale, direi la madre, dello street food. Vedere per credere. Non morirete di fame. Volevo cenare da Chen Dim Sum (ottimi ravioli cinesi) ma era chiuso quindi quasi a caso, ho scoperto poi, che ho cenato invece da Fi Keaw ossia una piccola bancarella stracolma di verdure e pesce fresco (tra cui buonissime aragoste!) ma a quanto pare una leggenda d’Asia. Tavolini all’aperto con personale veloce e gentile, ho mangiato benissimo. Provate. Consiglio una bella aragosta, 15€ a porzione. Pescata fresca, cucinata davanti ai vostri occhi. Incredibile ma vero.

Bancarella di street food, Chinatown, Bangkok, Aprile 2019
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La serata si è conclusa passeggiando verso il mercato dei fiori: Pak Khlong Talat. Non scherzo, qui alle undici di sera vendono e acquistano fiori come se fossero in pieno giorno. Fiori di ogni tipo, orchidee come se piovesse. Uno dei luoghi più belli visti a Bangkok.

PRONTI RIPARTENZA VIA: verso il Nord

Colazionato ho optato per una rilassante passeggiata in un centro commerciale vicino all’hotel. Sono sincero non ricordo il nome, a Bangkok però avrete solo l’imbarazzo della scelta, sono enormi. Verso le h13 sono invece ripartito per l’aeroporto perché mi aspettava il volo diretto con Thai Smile (ottima compagnia) verso Chiang Rai, dove sono arrivato in serata.

Depositati i bagagli in hotel, il Mora Boutique Hotel (fantastico, nuovo, una meraviglia) ho deciso di prenotare in reception l’escursione del giorno dopo a: Union Hill Tribe Village, Golden Triangle Park, Dos Mae Salong. Un affare.

Sorriso thailandese, Mercato di Chatuchak, Bangkok, Aprile 2019
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Per la cena a Chiang Rai ho scelto on line, a Bangkok in aeroporto, il ristorante. Scelta a dir poco azzeccata, un luogo fuori dal tempo, incantato: Chivit Thamma Da Chaing Rai. Provatelo. Tovaglie vintage a fiori, candele, ceramiche anticate, piatti sfiziosi. Tutto in una casa coloniale. Magia.

A NORD, CHIANG RAI: villaggi, etnie

Dopo colazione (al Mora Boutique Hotel direi superba!) sono partito per scoprire l’Union Tribe Village (turistico ovviamente, ma avrete modo di vedere da vicino le antiche popolazioni thailandesi tra cui le donne giraffa), Golden Triangle Park (qui confinano Thailandia Birmania e Laos. Con una barca sono andato fino in Laos, nella zona franca), Poi Mae Salong (zona montuosa, dove ho visto da vicino le coltivazioni di tè e ho potuto fare un ottima degustazione di vari tipi di tè). Esperienza da fare se è la vostra prima volta qui. Non scordatevelo.

Il piatto nazionale thai, Pad Thai, Thipsomai Pad Thai rest, Bangkok, Aprile 2019
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Nel tardo pomeriggio rientro alla base (non prima di essermi concesso bagno e drink a bordo piscina) da dove poi mi sono diretto per cena al Night bazar di Chiang Rai. Cena passeggiando tra il mercato perché con 1€ (anche meno) ho mangiato ottimi ravioli!

I TEMPLI DEL NORD: bianco, blu, nero&co

La mattina è iniziata visitando il Wat Rong Seur Ten (Blue temple), proseguendo poi verso il Wat Rong Khun (White temple) tra tutti quello più famoso, e infine il Wat Jed Yod (Black temple). Consiglio ovviamente di visitarli ma non pensate di addentrarvi in chissà quale intensa spiritualità. Lo spirito qui è in vancanza. Templi costruiti su idea ed estro di famosi artisti. Più opere contemporanee che luoghi di culto.

Elefante in posa poco elegante, Chiang Mai, Aprile 2019
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Vicino al Black temple, raggiungibile comodamente con una breve passeggiata a piedi, ho pranzato al Give green farm house restaurant. Un agriturismo locale, con prodotti a km0. Quando sono arrivato non c’era ancora nessuno e ho simpatizzato subito con la giovane proprietaria che vedendomi incuriosito dalle tecniche culinarie locali mi ha coinvolto nella cottura dei piatti con una cooking class, improvvisata ma spontanea. Wow. Verdure colte direttamente dall’orto. Wow più wow direi strepitoso.

Per spostarmi da un tempio all’altro e per far rientro in città ho utilizzato Grab. Con costi davvero esigui farete comodi viaggi, aria condizionata inclusa. Tenetene conto.

Cerimonia della vestizione dei giovani monaci, Thailandia, Aprile 2019
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Verso le h16, non prima di essermi concesso un famoso e rigenerante foot massagge fronte hotel, direzione stazione degli autobus per la partenza verso Chiang Mai. Arrivo a Chiang Mai alle h21 circa, deposito bagagli all’hotel Once upon a time (tipo B&B, gestito da giovani ragazzi. Una casa tipica, di legno. Arredamento di design chabby chic, fiori freschi. Un tepore familiare).

Cena da Ginger&kafè (The house by Ginger), verso le h22. Un ristorante raffinato ma a prezzi davvero ottimi. Boiserie alle pareti, chinoiserie, paralumi e luci soffuse. Grande savoir faire.

Una signora anziana (in posa), Thailandia, Aprile 2019
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QUANTO E’ BELLO ANDARE IN GIRO: natura mozzafiato

9 aprile: alla scoperta dei dintorni di Chiang Mai, sempre con un auto e autista riservati. Direzione Mon Chaem (un punto panoramico in alta montagna. Durante la stagione umida, delle piogge, penso che qui sia davvero top) e Mae Sai Mai dove ho visitato viaggi locali, ancora sospesi in un tempio che fu. Lontano. Qui abitano i discendenti dell’etnia Lahu. Non sono attori e figuranti ma veramente abitanti locali, ecco diciamo non in cattività. Ad esempio è stata adrenalina pura assistere alla cerimonia per l’uccisione di due maiali. Canti, riti, suoni. Tutto il piccolo villaggio coinvolto. Una festa. Passeggiata spensierata fino alla cima della collina dove i pendii sono coltivati e soprattutto donne contadine, con gli abiti tipici e tradizionali, zappano indisturbate. A strapiombo. Qui non c’è folklore ma realtà, nuda e cruda. Quindi nessun venditore di collanine e braccialetti. Strepitoso.

Rientro in hotel nel tardo pomeriggio, avendo però prima visitato anche il famoso tempio Doi Suthep. Ecco qui nonostante la quantità di turisti (cinesi soprattuto) la spiritualità fa da padrona. Sarà anche per la posizione sulla sommità della montagna.

Grande Palazzo Reale, Bangkok, Aprile 2019
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Passeggiata per visitare la caratteristica cittadina di Chiang Mai e cena al The Swam Burmese Rest (ottima cucina birmana). Passeggiata notturna al Chiang Mai Night Bazar: tranquilli qui troverete qualsivoglia tipologia di souvenir. Non tornerete a mani vuote, per la gioia di grandi e piccini.

ELEFANTI, CREATURE MERAVIGLIOSE

Il 10 aprile è stata una giornata, anzi la prima metà di giornata, davvero particolare perché passata in compagnia di elefanti. Possibilità di cibarli e far loro il bagno ma completamente immersi nel loro habitat naturale. Vi consiglio di prenotare l’escursione direttamente con il vostro hotel che si occuperà anche di organizzarvi il transfer, circa 30€ a persona (io avevo anche il pranzo incluso). Farete forse anche conoscenze simpatiche, io due australiani e un’americana.

Ayutthaya, Thailandia, Aprile 2019
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Al rientro in città, passeggiata in old town e visita ai templi Wat Chedi Luang, Wat Phra Singh, Wat Chang Man. Camminata in Nimmanhaeim road. Rientro in hotel. Relax.

L’ULTIMO GIORNO AL NORD: rientro a BKK

Mattinata libera e di relax prima di dirigermi verso l’aeroporto per il volo su Bangkok (con Bangkok airways, ottima compagnia, avrete sempre incluso l’accesso alla club lounge). Prima di partire però non potevo certo dimenticarmi di mangiare il mango sticky rice. Libidinoso, soprattuto la bontà del mango! Maturo, succoso, carnoso. Wow. Ottimo la mattina o nel pomeriggio, per un break goloso ed energetico.

Mamma e nonna in sostegno al giovane figlio monaco che entrava al Tempio, Thailandia, Aprile 2019
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Verso le h16 sono arrivato nuovamente a Bangkok, però stavolta all’hotel Ibis Style Sukhumvit 4. Un alto palazzo, nuovissimo, con rooftop e piscina a sfioro strepitosi. Vista spaziale sulla città, da brividi.

Passeggiata al mercato Asiatique (mercato notturno dalle h17 alle h24), poi in Khao san road (da qui sono scappato a gambe levate. Troppo turistica).

L’ANTICA CAPITALE: tuffo nella storia

Escursione in giornata ad Ayutthaya. Visita guidata attraverso i vecchi templi. Il Reclining Buddha è bellissimo, gigante, pacifico. Disteso, riposa attorniato da una moltitudine di fiori e candele.

Wat Arun temple, Bangkok, Aprile 2019
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Rientro a Bangkok in serata. Acquisti, svago, cena.

BANGKOK IN LIBERTA’: ritmo asiatico nelle vene

Giornata sensibile. Songkran. Il Capodanno thailandese, sinonimo di gavettoni. A tutti, con tutti, per tutti e ovunque. Una guerra, vera e propria. Facendo profondi respiri nella speranza di scampare alle furie sono andato in visita al mercato di Chatuchack (h9-h18). Immenso mercato: mobili, abbigliamento, animali. Consiglio di visitarlo, enorme. Una città mercato. Vi sarà utile forse una mappa.

Jay Fai, cuoca street food stellata Michelin, Bangkok, Aprile 2019
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Dopo pranzo, nel mercato affianco a Chatuchack ho approfittato per fare un po’ di compere e per pranzare (c’è un intero piano dedicato al food) per poi rientrare in hotel verso le h16. Non ho evitato una lavata ma considerate comunque che con il cado umido è stata una botta di vita. Il mattino prima di uscire avevo comunque sapientemente protetto in un sacchetto di plastica all’interno del marsupio i miei effetti personali. Mai scelta fu più azzeccata. Dopo poche ore sarei dovuto ripartire per il rientro in Italia. Preparatevi, in caso.

CASA DOLCE CASA

Dopo il volo BKK-Muscat e lo scalo ho preso il volo di rientro verso Milano Malpensa dove sono atterrato, puntualissimo verso le h7 del mattino. Voli operati da Oman air, ripeto: ottima compagnia aerea!

Street food, Bangkok, Aprile 2019
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Spero che la Thailandia così descritta e vissuta riesca ad incuriosirvi. Se partite, fatemelo sapere.

Alla prossimo racconto di viaggio con destinazione…Cambogia in arrivo!

Se invece ti stuzzicano altri paesi in Oriente ed estremo Oriente leggi dei miei viaggi in: Cina e Giappone!

Informazioni utili

Bangkok

Trasporti pubblici Bangkok

Sconti ristoranti: Eatigo

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