(RI)PARTIRE DAL MADE IN ITALY: IL GRUPPO ARMANI

Oggi Viacolbento vi parla del Gruppo Armani e di quanto sta facendo per l’Italia in questo periodo. L’Italia è un Paese ricco di arte, artigianato, buon cibo. L’Italia è però conosciuta e riconosciuta a livello mondiale per la moda e qui infatti risiede il più grande nome e antesignano per eccellenza.

È proprio di questi giorni la sua dichiarazione di voler riportare a sfilare l’alta moda a Palazzo Orsini, da Parigi a Milano. Un grande gesto di attenzione, rispetto e vicinanza verso il nostro Paese e l’invito è sicuramente rivolto in particolare a tutti gli altri grandi nomi del mondo della moda italiana che sfilano a Parigi, creando una sorta di imitatio positiva e a cascataL’arma vincente sarà ora riuscire a fare sistema, tutti insieme, solo così potremo vincere. Ancora una volta Giorgio Armani traccia la rotta: precisa e senza retorica. Un segno forte di cambiamento e di innamoramento verso la propria nazione, casa di tutti noi.

Giorgio Armani subito e da inizio pandemia, a febbraio, ha annunciato di sfilare a porte chiuse dando così un altro forte segnale di rispetto e protezione verso tutte le persone coinvolte dalla macchina del sistema moda soprattutto in quei giorni molto impegnativi e già sofferenti per una città come Milano. La sfilata è stata infatti registrata nell’Armani/Teatro vuoto, senza la presenza di stampa e buyer, trasmessa solamente in streaming sul sito Armani.com, Instagram @giorgioarmani, Facebook @giorgioarmani.

In un momento storico così delicato e afflitti da un virus così potente e difficile da debellare sappiamo molto bene che la differenza la può fare solamente la ricerca scientifica e un grande contributo è stato rilasciato direttamente dal Gruppo Armani che ha donato un milione e 250 mila euro agli ospedali Luigi Sacco, San Raffaele e Istituto dei Tumori di Milano, Spallanzani di Roma e a supporto della Protezione Civile. Inoltre ad inizio aprile Giorgio Armani e il Presidente di Olimpia Milano Leo Dell’Orco comunicano la decisione che i giocatori e l’allenatore della Pallacanestro Olimpia Milano rinunciano a parte dello stipendio per sostenere le strutture ospedaliere lombarde. Un grande sostegno da parte di un’azienda che sa donarsi agli altri attraverso atti concreti di generosità.

A metà marzo l’evoluzione del contagio da Covid 19 non allentava la morsa soprattutto nella regione Lombardia e il Gruppo Armani decide di chiudere temporaneamente i propri negozi, ristoranti e l’hotel di Milano. Prevenzione e attenzione verso il prossimo in primis e sopra ad ogni altra cosa non è infatti difficile immaginare che l’azienda ha dovuto rinunciare all’indotto, come le altre imprese italiane, così sacrificando potenzialità e risorse per il Paese e per una città come Milano dove il Gruppo Armani è forza trainante.

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Tutti noi abbiamo letto queste parole di Giorgio ArmaniÈ commovente vedervi impegnati nel vostro lavoro con le difficoltà e i grandi sforzi che ormai tutto il mondo conosce. E soprattutto vedervi piangere. Credo che questo sentimento si colleghi al mio desiderio di intraprendere la carriera di medico quando ero giovane e cercavo una mia strada. Tutta la Giorgio Armani è sensibile a questa realtà ed è vicina a tutti voi: dal barelliere all’infermiera, dai medici di base a tutti gli specialisti del settore. Vi sono personalmente vicino”. La sensibilità, la riconoscenza, l’attenzione di un simbolo italiano nel mondo, un faro per tutti noi. Grandi e piccoli. Queste parole non sono certo automatismi ma percepiamo che oltre c’è una forte attenzione verso chi sta facendo tantissimo per salvarci e traghettarci fuori verso un nuovo orizzonte.

Il 26 Marzo il Gruppo Armani comunica inoltre la conversione dei propri stabilimenti produttivi italiani di Trento, Carré, Matelica e Settimo Torinese nella produzione di camici monouso destinati alla protezione individuale degli operatori sanitari impegnati a fronteggiare l’emergenza. Il Gruppo ha inoltre deciso di aumentare il suo contributo donando anche all’ospedale di Bergamo, a quello di Piacenza e a quello della Versilia, arrivando a donare in tutto 2 milioni di euro.

Un breve viaggio con il gruppo Armani non certo per parlare del marchio che noi tutti conosciamo e di cui siamo orgogliosi ma un percorso virtuale per addentrarci in una pratica positiva e valorizzare l’importanza della responsabilità aziendale consapevole. Anche questa è l’Italia che conta, l’Italia dell’eccellenza che si presta a servizio del Paese.

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Illustrazione fondo pagina: © Violetta Pouedras

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Giorgio Armani

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